domenica 22 dicembre 2013

God Loves Uganda - un documentario sul fondamentalismo cristiano



In Uganda le persone gay, lesbiche e transessuali rischiano il carcere e la morte.

Ho già scritto di Call me Kuchu, il documentario di Katherine Fairfax Wright e Malika Zouhali-Worrall sulla vita di David Kato: nato come documentario sulla lotta per i diritti della comunità LGBT ugandese, il film finisce per essere una testimonianza inaspettata dell’ultimo anno di vita di David Kato, primo omosessuale dichiarato in Uganda, brutalmente assassinato nel suo appartamento durante il periodo di produzione del film.

Ora un altro documentario sull'Uganda presentato al Sundance e tra poco in distribuzione negli USA, ci racconta un altro aspetto inquietante sull'omofobia crescente nel paese africano: God Loves Uganda, esplora il ruolo del movimento evangelico Americano in Uganda, seguendo i missionari statunitensi nel loro tentativo di eliminare il “sexual sin” e convertire gli/le Ugandesi al fondamentalismo cristiano.

Sembra fantascienza ed invece è un viaggio alle radici dell'odio e dell'estremismo religioso che mina pericolosamente l'area delle nostre libertà e dei nostri desideri.



Non è un paese per froci - l'Uganda a un passo dall'ergastolo per gay e lesbiche.



Sabato 21 dicembre è stata una giornata caratterizzata da pessimi risvegli.

Prima la legge Gallardon in Spagna, in virtù della quale l'aborto smette di essere un diritto.

Poi l'Uganda, dove il parlamento approva una legge che prevede l'ergastolo per i gay recidivi. Recidivi. Se poi qualcun* mi spiega cosa cazzo vuol dire gay recidiv* – che sei gay per più di un paio d'ore? Chessò, una settimana, un mese, una stagione? Recidiv*.

Per l'entrata in vigore resta un solo passaggio: la firma del presidente, Yoweri Museven, che dicono non essere scontata, pare infatti che Obama abbia minacciato di tagliare gli aiuti economici nel caso passasse la legge. Staremo a vedere – e magari manifesteremo, scriveremo email, ci faremo venire delle gastriti, andremo a chiedere che venga concesso lo status di rifugiat* politic* a chi vuole lasciare l'Uganda perchè lesbica, transessuale, gay, bisessuale, pansessuale, ecosessuale, eterocurios*.

Poi però mi piacerebbe aprire una discussione sull'estremismo cristiano che spinge con violenza verso questa decadenza di ogni convivenza civile, che accelera le dinamiche di odio, che colonizza con il suo immaginario mitologico e fascistoide l'area delle nostre libertà.

Spero che partecipiate a questa discussione. E spero che vi spaventiate. Spero che vi incazziate. Spero ne rimarrete scoss* e che questo vi aiuti a ricordare che la limitazione dei diritti, la normazione dei corpi, la discriminazione dei desideri sono pratiche mortifere per tutt*. E spero che proviate fortissimo il desiderio di autodeterminarvi.

sabato 21 dicembre 2013

Non è un paese per donne - In Spagna l'aborto ha smesso di essere un diritto





Venerdì 20 dicembre 2013 in Spagna è stata approvata la "Ley de Protección de la Vida del Concebido y de los Derechos de la Mujer Embarazada" e l'aborto ha smesso di essere un diritto delle donne: si potrà interrompere la gravidanza solo in caso di rischio per la salute della donna o in seguito a violenza sessuale.

Questa lezione durissima sul corpo delle donne spagnole ci deve insegnare a non dare per scontati i diritti conquistati da altre con altre lotte per tutt* noi: in Italia esiste ancora una legge che permette l'interruzione volontaria di gravidanza e va difesa.

Così come va difeso il diritto a ricevere un'educazione sessuale (e laica) nelle scuole pubbliche, ad accedere ai contraccettivi di emergenza ed alla migliore assistenza medica possibile a tutela della salute sessuale e riproduttiva delle donne e per le donne.

Per i nostri corpi, scegliamo noi.

#save194


martedì 17 dicembre 2013

Questa è una dichiarazione di complicità con Làbas




Questa è una dichiarazione di complicità. 

Sono di parte e sto con Làbas. Per il semplice fatto che quell* che ne fanno parte oppongono al vuoto di un'ex caserma abbandonata la pienezza delle loro passioni.

Ci vuole della passione per immaginare di occupare un'area militare abbandonata e trasformarla in un laboratorio aperto alla città. C'è della passione nell'accoglienza riservata al mercato di un gruppo di contadin* che difendono la sovranità alimentare ed eludono le maglie del mercato. Ancora è passione quella che vedo nella lotta per il diritto alla casa in una città come Bologna, dove denunciano affitti da strozzin* e dove segnalano case colpevolmente sfitte e dove propongono l'alternativa del crowdhousing. Sempre di passione si tratta quando l* vedo dare spazio a laboratori di writing e li* vedo metterci la faccia e i muri mentre si confrontano con una street art che non vogliono commercializzata e l* vedo manifestare in solidarietà di chi fa una scritta sul muro e si vede saltare la condizionale.

Mi dichiaro complice di Làbas, di chi la occupa e di tutta quella passione – spazi, corpi e energie che rendono Bologna una città migliore.

lunedì 16 dicembre 2013

Non è un paese per donne - XXX invade San Petronio a Bologna e rivendica il diritto all'IVG



#KeepYouRosariesOFFmyOvaries - netto e chiaro: proprio come l'azione delle XXX che, con un algebrico slogan "voi occupate i consultori, noi invadiamo le chiese", appaiono nella navata centrale della basilica di San Petronio a Bologna per rivendicare il diritto all'autodeterminazione delle donne sull'interruzione volontaria di gravidanza.

In un paese dove la crescita esponenziale tra i medici degli obiettori di coscienza mette fortemente a rischio l'applicazione del diritto all'interruzione volontaria di gravidanza sancito dalla legge 194 (sempre sia lodata, NdA), XXX sceglie di portare la danza & la militanza significativamente in chiesa a pochi giorni dall'imbarazzante bocciatura in sede di parlamento europeo del rapporto Estrela, su “Salute e diritti sessuali e riproduttivi”: grazie all’astensione e ai voti contrari di eurodeputati teocon del PD, non passa la risoluzione che chiedeva che l'aborto sicuro fosse un diritto garantito in tutti gli Stati membri e il ricorso all’obiezione di coscienza una pratica da monitorare (oltre a promuovere la tutela dei diritti riproduttivi e dell'autonomia delle donne su contraccezione, il contrasto alla diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, la promozione dell’educazione sessuale, la lotta contro l’omo-lesbo-transfobia).

Brave - a me queste piacciono.

#save194 #larivoltaèfica #KeepYouRosariesOFFmyOvaries #XXX #feminismisnow

venerdì 8 novembre 2013

#BechdelTest - il sistema di rating svedese sulla parità di genere nei film




Sulla parità di genere l'attenzione non è mai abbastanza: immagino che da una considerazione analoga siano partit* in Svezia, quando è stata rispolverata una buona pratica attivata per la prima volta negli anni '80.

Si tratta del Bechdel Test, un sistema di rating applicato al cinema per la misurazione della parità di genere, della rappresentazione delle donne e della valorizzata dei loro ruoli nei film.

Il test è di una semplicità disarmante e propone 3 quesiti:

1_Ci sono più di due protagoniste nel film?

2_Discutono tra loro?

3_ Parlano di qualcosa che non sia un uomo?

Come era prevedibile, sono pochi(ssimi) i film che ottengono una A piena, superando tutti e 3 i quesiti:
per premiarli e per contribuire in maniera pro attiva a questa buona pratica, l'istituto nazionale di cinema - oltre ad aver adottato il sistema di rating - ha istituito una domenica al mese a partire dal 17 novembre in cui verranno proiettati solo i film che superano il Bechdel Test. E lo ha fatto con l'appoggio del governo.

In Svezia, naturalmente.



(illustrazione Gianmarco Magnani)

domenica 3 novembre 2013

#G as Guerrilla Gardening - domenica 3 novembre a Bologna



Niente è meglio di un appuntamento al buio la domenica pomeriggio - soprattutto se di mezzo c'è la Guerrilla Gardening.

Terra di Nettuno & Urban ResistDance ci danno appuntamento dalle 14 in via Sabotino angolo via Valdossola per un happening green, al quale potremo tuttt* ballare e vangare con un'amplificazione ECO e per un bombing di ciclamini.

#daje.

sabato 2 novembre 2013

#GenderBender2013 - la première di DUAL





Due donne, due storie, due lingue, due motivi per rinunciare a qualcosa: quello tra Iben e Tina è un incontro improbabile e tardo notturno in una Ljubljana che stanno entrambe per lasciare e che decidono di lasciare insieme.

Delicato ma a tratti fragoroso, agrodolce e surreale, capace di irriverenza e ironia, neoromantico e naif, esotico come potrebbe esserlo un video di Bjork, epifanico come un racconto di Miranda July, Dual è una commedia fresca che attraversa una storia d'amore fatta di slanci sconsiderati e tenera goffaggine, disseminata di ostacoli e decisioni impreviste, in continua tensione con la precarietà delle prospettive che il futuro può riservare a due giovani donne.

Gender Bender presenta la première italiana di Dual, secondo film del ventottenne scrittore e regista sloveno Nejc Gazvoda già acclamato autore di Trip, opera prima girata in low budget e meritatamente selezionata per la Slovenia agli Academy Awards nella sezione film stranieri.

Sabato 2 novembre alle 20.30 in Cineteca a Bologna in via Azzo Gardino 65 - save T H I S date.


mercoledì 30 ottobre 2013

SOOKEE - quing of Berlin @ TPO mercoledì 30 ottobre



Lei è tedesca, nata all'inizio degli anni '80 nella DDR ma cresciuta a Berlino.

 Ha fatto l'insegnante, occupandosi di progetti legati all'intercultura e alla valorizzazione delle differenze.

 Poi ha mollato tutto per darsi completamente ad una passione che coltivava da quando era una ragazzina - l'hiphop.

E se la scena hiphop per una donna non fosse già un test provante, Sookee ha deciso di fare del rap militante: i suoi testi, le sue performance, il suo immaginario sono legati all'attivismo postfemminista, antifascista e queer.

Appena arrivata ha rilasciato un'intervista che potete leggere qui: la intervisteranno anche Global Project e Radio Kairos, ma soprattutto sarà sullo stage del TPO mercoledì 30 ottobre per Soggettiva all'interno di Gender Bender - save T H I S date.


mercoledì 23 ottobre 2013

#GenderBender2013 - "The Most Fun I've Ever Had With My Pants On" in prima nazionale



Nel programma (pazzesco) dell'edizione 2013 di Gender Bender c'è anche la première italiana di  The Most Fun I've Ever Had With My Pants On, un film che non volete perdere.

Drew Denny è una performer artist, fotografa e documentarista, arts editor per il noto magazine di musica indipendente “LA Record”: The most fun I’ve ever had with my pants on, adattamento cinematografico di un sua precedente performance, la vede per la prima volta alla regia di una fiction e la impegna anche come sceneggiatrice e protagonista. 

Il film è prima di tutto un road movie, dal Texas alla California: Andy attraversa il southwest americano in macchina per disperdere le ceneri del padre, accompagnata dall’amica di infanzia Liv. Capace di ironia e leggerezza nonostante il tema del lutto, il film si sviluppa sul rapporto fatto di tensioni e intimità tra le due ragazze, in equilibrio tra il viaggio memoriale della loro infanzia e la proiezione verso le aspettative future. Girato in super 16mm e digitale, The most fun I’ve ever had with my pants on si avvale di una fotografia visionaria e allo stesso tempo incredibilmente solida, perfetta nel rendere coerente la narrazione che gioca sul doppio binario dell’onirico e del concreto.

Gender Bender presenta la première italiana del film, già in concorso nelle selezione ufficiale dell’American Film Institute Fest e al festival del cinema di Toronto, e presentato all’edizione 2013 dell’OutFest di Los Angeles.

La proiezione è Venerdì 1 novembre alle 20.30 in Cineteca a Bologna - save T H I S date.

martedì 22 ottobre 2013

Alicé, la street art e gli efficientissimi vigili di Bologna





Alicé, nome d'arte di Alice Pasquini, è un'artista: illustratrice, pittrice, graphic designer, scenografa. E street artist.

Alicé rilascia un'intervista al Corriere di Bologna perché in città ci sono alcuni pezzi da lei realizzati su pensiline degli autobus, muri e porte.

Dopo meno di un mese, viene denunciata alla Procura dai vigili del reparto sicurezza urbana e antidegrado della Municipale di Bologna: leggo su Radio Città del Capo, "(i vigili) si sono attiviati dopo che nell’intervista AliCè ha citato i suoi lavori in via Centotrecento, via Mascarella, via Zamboni, Pratello e Bolognina e l’hanno denunciata per imbrattamento. Dalla ‘tag’ i vigili sono arrivati in breve ai diversi siti web che propongono disegni simili a quelli bolognesi, ed è stato semplice identificarla. Dopo aver riscontrato “elementi oggettivi” e “inconfutabili” circa la condotta criminale di cui all’articolo 639 cp” è scattata la denuncia alla Procura."

E già ci sono almeno 3 dati interessanti: la sorprendente celerità e la straordinaria efficienza dei vigili; l'esistenza stessa di un reparto sicurezza urbana e antidegrado, probabilmente finanziato dalla Marvel; lo spietato lavoro di intelligence di questi agenti che meriterebbero un encomio e una promozione - con trasferimento all'antimafia. 

Dopodichè, parliamo del fatto che Alice Pasquini è un'artista riconosciuta a livello internazionale e che, personalmente, trovo meraviglioso che un'artista prenda in mano una bomboletta (o un pennello, uno stencil, della carta e della wheat paste) e "regali" a tutt* un pezzo in uno spazio pubblico, che lo faccia fuori da una logica di mercato, che lo faccia perchè trova irresistibile il fatto di dipingere in strada.

Parliamo del fatto che se sto aspettando un autobus (in ritardo) di Tper per cui pagherò un biglietto da 1,50 € (come la metropolitana a Parigi: così, per dire), mi fa stare bene aspettare il suddetto mezzo pubblico di scarse prestazioni guardando il pezzo gentilmente dipinto sulla pensilina.

Parliamo del fatto che non ho capito il discorso di Ronchi che dichiara che:

A) bisogna mappare le zone dove si può fare della street art;
B) sulle chiese non si può dipingere.

Parliamo del fatto che non capisco il discorso che fa Ronchi per il semplice fatto che

A) non è possibile pensare che se dipingo dove ho il permesso allora quella è street art / public art / valorizzazione dello spazio pubblico, mentre se dipingo senza permesso allora è degrado - perché il valore artistico di quello che faccio non lo determina il permesso rilasciato da un'amministrazione locale;
B) magari usciamo da questo brutto trip degli street artist che dipingono sulle chiese, un'evenienza alla Dan Brown sotto acido: ma chi li ha mai vist* fare un pezzo su una chiesa? le chiese non sono a rischio, alle chiese non verrà fatto un restyling in chiave urban, non c'è bisogno di preoccuparsi per le chiese: tutt'al più, ci sarebbe bisogno di far pagare l'ICI sulle chiese - ma questo è un altro trip.

Parliamo del fatto che a Londra (Londra, quella in Gran Bretagna: lo stesso paese dove se un deputato della Camera dei Comuni prende 100 sterline di troppo in rimborsi spese, poi si dimette di sua sponte - a proposito di rispetto delle regole) stanno provvedendo a mettere pannelli di plexiglass sui muri per proteggere i pezzi che qualcun* ha fatto illegalmente. Parliamo del fatto che per riconoscere un valore ai pezzi sui muri non è il caso di aspettare che qualcun* vada a fare uno strappo e lo metta poi all'asta da Sotheby.

Parliamo del fatto che, sempre a Londra, la street art è una risorsa economica, una di quelle sostenibili per uscire dalla crisi perché legata al turismo culturale: case editrici indipendenti hanno pubblicato guide che mappano percorsi urbani da seguire per rintracciare le opere degli/delle street artist, giovani storici dell'arte / associazioni / web magazine specializzati propongono visite guidate per i/le turist*.

Parliamo del fatto che siamo - come al solito - in leggera controtendenza: se hai il successo che ti meriti, se lavori nel campo per cui hai studiato, se ti fanno un'intervista, se rivendichi il tuo lavoro di street artist, bene che ti vada arriva il reparto sicurezza urbana con una denuncia.  E poi parlatemi della fuga dei cervelli.

E chiudo parlando del fatto che vorrei ringraziare Alice Pasquini per avere regalato a Bologna quei pezzi. E che vorrei rassicurarla sul fatto che, nonostante le apparenze, non ci siamo proprio tutt* fottut* il cervello. E che a Bologna esiste almeno una buona praticata di massa - quella dei party di finanziamento per pagare le multe.


lunedì 21 ottobre 2013

M.I.A. waiting for Matangi



M.I.A. è pronta per il lancio del suo quarto studio album: Matangi esce il 5 novembre 2013 - casualmente, l'anniversario della congiura delle polveri.

Nella lunga intervista rilasciata a pitchfork, ne parla come di un lavoro più "spiritual", inizialmente recepito da Interscope come "too positive" forse perchè più lontano dal dubstep di altri album (su cui era stato possibile capitalizzare?).

Oltre alla nuova uscita, M.I.A. parla anche dei mille progetti non proprio collaterali a cui si è dedicata, visto che nel mentre ha fatto di tutto: attivismo pro Palestina, un art book contenente tutta la sua produzione visual, una linea per Versace .

Nell'attesa dell'uscita di Matangi, c'è online il video di Bad Girls e la tracklist già rilasciata - titoli? l'intro è Karmageddon, l'outro Sexodus.





#N come Nebbia




Mettete insieme un lunedì mattina nel pieno dell'autunno a Bologna e Notegraphy, la mia ultima perversione in materia di app dopo aver fatto il maledetto upgrade a iOS7.

Questo è il risultato - ed è tutta colpa di Blue.

sabato 19 ottobre 2013

#19O - un video da Piazza San Giovanni

Un frammento dalla notte degli accampati nella spianata di San Giovanni in attesa della manifestazione del 19 ottobre contro la precarietà.

Video by Nicola Angrisano.



Roma 19 ottobre ...a partire da chi c'è from Nicola Angrisano on Vimeo.

martedì 15 ottobre 2013

#genderbender 2013 - TodoMundoTiene Alguien Menos Yo




"C'è del pop in Messico."
Amleto, drag king - Ciudad Juarez

Uno dei titoli consigliati nella sezione cinema dell'edizione 2013 di Gender Bender Festival è Todo Mundo Tiene Alguien Menos Yo.

L'incontro tra due donne molto distanti tra loro, la passione e l'inevitabile.
Alla sua prima opera, Fuentes riesce a realizzare una commedia senza privarci del lesbo drama, ad essere pop con un'eleganza infinita, ad insinuarci il dubbio che Nabokov fosse una lesbica messicana un tantino snob, il tutto dando prova di un'evidente cura formale in grado di non intaccare mai la freschezza della narrazione. 
La premiata fotografia di Rodriguez Garcìa ci regala un pastoso bianco e nero di una bellezza straziante.

Appuntamento in Cineteca a Bologna lunedì 28 ottobre alle 22.30 - save T H I S date.


lunedì 14 ottobre 2013

#threesome - la promiscuità messa a valore



dopo anni passati con Alberto P. nel tentativo di fare di Radio Kairos un luogo di indiscussa promiscuità, forse ce l'abbiamo fatta: il 19 ottobre parte threesome, un progetto di musica e radio live che porterà mensilmente 3 band seguite in diretta da 3 radio sul palco del TPO a Bologna.

Threesome nasce da una collaborazione tra TPO / Sfera Cubica / Modernista, supportate di 2 radio Locali - Kairos e CittàDelCapo - che verranno affiancate ad ogni evento da una radio ospite.

Insomma, un' allegra ammucchiata - ma indie, molto indie.


19 ottobre
Julie’s Haircut – Blue Willa – Portfolio
Radio ospite: Rumore Web Radio

16 novembre
Jennifer Gentle - C+C=Maxigross – Universal Sex Arena
Radio ospite: Radio Sherwood

13 dicembre
IOSONOUNCANE – Sin/Cos – TBD
Radio ospite: TBD



La gatta Cenerentola – lunedì 14 ottobre a DeLirica con la partecipazione favolosa di Porpora Marcasciano



Dopo la riapertura ufficiale della stagione operistica di Radio Kairos, DeLirica torna lunedì 14 ottobre con una seconda puntata all’insegna della favolosità: ci dedicheremo a “La gatta Cenerentola” di Roberto De Simone in compagnia di un’ospite corteggiata da mesi – Porpora Marcasciano, presidentessa del MIT movimento identità transessuale.

La gatta Cenerentola è un’opera teatrale realizzata nel 1976 da Roberto De Simone, a partire dalla fiaba seicentesca di Gianbattista Basile: De Simone si inventa un melodramma in lingua napoletana, attraversato da tammuriate e moresche in omaggio alla tradizione della musica popolare del sud, con un’unica indiscussa protagonista – Napoli, città figliastra, vittima del potere di una matrigna perversa e di occupatori stranieri.

Chiacchiere più o meno colte, ascolti ed altissimi momenti di favolosità radiofonica a DeLirica, lunedì 14 ottobre dalle 20.30 su Radio Kairos – 105.85 fm a Bologna o in web streaming dal sito www.radiokairos.it


«Quando cominciai a pensare alla gatta Cenerentola pensai spontaneamente ad un melodramma: un melodramma nuovo e antico nello stesso tempo come nuove e antiche sono le favole nel momento in cui si raccontano. Un melodramma come favola dove si canta per parlare e si parla per cantare o come favola di un melodramma dove tutti capiscono anche ciò che non si capisce solo a parole. E allora quali parole da rivestire di suoni o suoni da rivestire di parole magari senza parole? Quelle di un modo di parlare diverso da quello usato per vendere carne in scatola e perciò quelle di un mondo diverso dove tutte le lingue sono una e le parole e le frasi sono le esperienze di una storia di paure, di amore e di odio, di violenze fatte e subite allo stesso modo da tutti. Quelle di un altro modo di parlare, non con la grammatica e il vocabolario, ma con gli oggetti del lavoro di tutti i giorni, con i gesti ripetuti dalle stesse persone per mille anni così come nascere, fare l’amore, morire, nel senso di una gioia, di una paura, di una maledizione, di una fatica o di un gioco come il sole e la luna fanno, hanno fatto e faranno.”

Roberto De Simone

giovedì 10 ottobre 2013

#TTFF - speciale Queer Laundry "Call me Kuchu"



Giovedì 10 ottobre Queer Laundry andrà in diretta dal Terra di Tutti Film Festival alla Cineteca di Bologna con uno speciale su Call Me Kuchu, il documentario di Katherine Fairfax Wright e Malika Zouhali-Worrall sulla vita di David Kato in programma al TTFF domenica 13 ottobre.

Nato come documentario sulla lotta per i diritti della comunità LGBT ugandese, il film finisce per essere una testimonianza inaspettata dell’ultimo anno di vita di David Kato, primo omosessuale dichiarato in Uganda, brutalmente assassinato nel suo appartamento durante il periodo di produzione del film. 

Acclamato vincitore di numerosi premi al Berlino Film Festival 2012 (Miglior Documentario, Premio Fairbindet Cinema, Secondo posto Miglior Documentario scelto dal Pubblico) e in altri festival internazionali, Call me Kuchu viene proiettato al Terra di Tutti in collaborazione con Gender Bender International Festival, come un ideale passaggio di testimone tra i festival dell’autunno cinefilo nelle Sale del Cinema Lumiére.

il salotto di Radio Kairos si sposta alla Cineteca Bologna per seguire il Terra di Tutti Film Festival: ci trovi fino a domenica dalle 19 alle 23 in via Azzo Gardino e ci ascolti in diretta su 105.85 fm a Bologna o in web streaming dal sito www.radiokairos.it 

mercoledì 9 ottobre 2013

#coglioni - una campagna virale vi seppellirà



Dai, l'abbiamo vista tutt* quella campagna terrificante (e non nel senso british di "terrific") di Enel intitolata #Guerrieri : un'epopea sull'eroismo de* cittadin* comun* (che non suona neppure un tantino machista, no?), di chi si alza al mattino e va a lavorare (perchè qualcun* un lavoro ce l'ha, anche se poi magari è sfruttat*), un rappresentazione epica di chi "stringe i denti" (forse perchè non è tutelat* da nessuna forma di welfare?).

Il lato d'oro della crisi è che sembra aver risvegliato un senso creativo che risponde all'idiozia delle rappresentazioni mediatiche distorte che subiamo quotidianamente. 

Se Barilla dice quello che dice, poi gli rispondono la Ocone e la Di Cioccio con un video geniale

Se Enel se ne esce con questa cosa inguardabile di Guerrieri, poi salta fuori #Coglioni di Vincent Moro.

"Siamo Guerrieri o Coglioni? Questo è l’interrogativo che si pone la nuova, provocatoria campagna di nelQ, firmata da Vincent Moro; a rappresentare lo scoramento della gente comune che, oltre a tutto il resto, deve pure sopportare d’esser impudentemente presa per il culo: lo sberleffo martellante di messaggi pubblicitari al gusto purga, ideati da chi evidentemente vive su un altro pianeta.

Abbiamo le tasse più alte del pianeta, un debito pubblico superiore a duemila miliardi, la disoccupazione giovanile al 40%. Il sistema sanitario nazionale è al collasso. Siamo tra i paesi Europei che investono meno in istruzione e cultura, quello con la più bassa percentuale di diplomati e laureati ma con la spesa pubblica costentemente in crescita. Facciamo trecento miliardi di evasione fiscale all’anno. Siamo uno dei paesi più corrotti al mondo.

P.S. L’ energia italiana è la più cara d’Europa."

#TTFF - TraSguardi in Rivoluzione: le voci delle donne tunisine a due anni dalla primavera araba




Tra gli speciali realizzati da Radio Kairos per il Terra di Tutti Film Festival, c'è anche questa bella intervista alla AD del festival Stefania Piccinelli e alle registe di TraSguardi in Rivoluzione, prodotto da GVC nell’ambito del progetto “Périphérie Active”, finalizzato a sostenere la transizione democratica in Tunisia e il rispetto dei diritti umani, in particolare la libertà di espressione.



Girato nel sud della Tunisia, il documentario raccoglie le testimonianze di donne, dal ricordo dei giorni della rivoluzione alle speranze attuali. Giovani donne impegnate a creare nuove associazioni, intellettuali e attiviste politiche, lavoratrici sfruttate nei campi. Sullo sfondo, l’attuale complessità della realtà sociale tunisina e il protagonismo irrinunciabile di queste donne a costruire un presente e un futuro diverso.

Ludovica Alberti, videomaker e mediattivista, da 4 anni gestisce la Webtv di Sherwood.it, è regista di eventi live e assistente alla regia per cortometraggi e videoclip, operatrice ed editor video di spot. “TRAsGUARDI In Rivoluzione” è il suo primo lavoro da regista.

Enrica Magoni, da sempre attivista politica, impegnata nelle battaglie di difesa dell’ambiente e per i diritti legati alla migrazione e alle differenze di genere, ha partecipato tra le altre, all’esperienza vicentina NO Dal Molin, in opposizione alla costruzione della base militare americana.

Anna Clementi lavora soprattutto in ambito giornalistico, scrivendo articoli e reportage dal mondo arabo per diverse testate e riviste, forte della sue esperienza pluriennale in Medio Oriente tra Siria e Palestina.

domenica 6 ottobre 2013

#nomoremisogyny - Lauren Mayberry, cantante dei Chvrches, reagisce alla misoginia online



Lei è Lauren Mayberry, scozzese cantante dei Chvrches, acclamata band dedita al synthpop lanciata sul web con all'attivo il bel The Bones Of What You Believe.

La questione è la misoginia online: l'esperienza del contatto coi fan mediato dalla rete attraverso i social media ha insegnato a Lauren che la violenza di genere espressa dai messaggi a lei rivolti, accompagnata dalla sessualizzazione brutale del corpo delle donne, non ha proprio niente di virtuale.

E così ha deciso di prendere pubblicamente parola sulle colonne del Guardian, con un articolo in cui dichiara di non avere nessunissima intenzione di sottostare a questo tipo di violenza, mettendo in discussione la rappresentazione che delle donne viene fatta nello showbiz e nell'industria musicale, bollando come sessista l'oggettificazione della donna prodotta a più livelli.

Le andrebbe tributato un grazie collettivo e di genere - per aver preso la parola e aver chiamato le cose col proprio nome.





sabato 5 ottobre 2013

Non chiamiamola tragedia - alcune riflessioni dalla redazione di RadioKairos dopo l'ennesima strage al largo di Lampedusa



Come redazione di Radio Kairos, abbiamo sentito l'esigenza di prendere una posizione molto netta all'indomani dell'ennesima strage nel mediterraneo.

“Tragedia del mare”: è così che hanno titolato molte redazioni in relazione a quanto successo il 3 ottobre a largo di Lampedusa, dove a poche ore di distanze due barche, su cui viaggiavano persone in fuga dall'Africa, sono naufragate causando la morte di più di un centinaio persone.

“Tragedia del mare”. Forse è il caso di riflettere sulle parole che usiamo per rappresentare quanto è successo.
Una tragedia ci richiama qualcosa di improvviso, che ti cade addosso dall'alto, senza preavviso, senza bussare. Mettiamo in mezzo anche il mare - non si capisce bene se come volontà immanente - e pensiamo a uno tsunami, al Titanic, al Triangolo delle Bermude: ma nel nostro caso non c'è traccia di alcun moto ondoso anomalo, nessun iceberg, nessun best seller romanzesco che cavalca una leggenda popolare, tantomeno c'è traccia Di Caprio che grida in prua ad una nave – con nostro eterno imbarazzo – di essere il re del mondo.

Quello del 3 ottobre non è stato un episodio imprevedibile e non è stato causato da un evento naturale incontrollabile. Sono morte oltre 100 persone nella strage del 3 ottobre per lo stesso motivo per cui negli ultimi decenni ne sono morte altre 20.000 (si legge “ventimila”) cercando di raggiungere le coste italiane: per le nostre politiche migratorie, nostre come stato e nostre come Europa, che non consentono a chi fugge da scenari di povertà e guerra e persecuzione di arrivare in sicurezza e con dignità nel nostro paese per chiedere asilo, per avere delle migliori prospettive di vita, per godere dei diritti che spettano a* cittadin* di un paese democratico.

Invece di proclamare il lutto nazionale all'indomani della “tragedia”, è altro quello che chiediamo Ai Ministri della Repubblica, ai presidenti delle Camere, alle istituzioni europee, alle organizzazioni internazionali: ci uniamo all'appello lanciato da MeltingPot per mettere la bando la legge Bossi-Fini e aprire invece, a livello europeo, un canale umanitario affinché chi fugge dalla guerra possa chiedere asilo direttamente alle istituzioni europee in Libia, in Egitto, in Siria o lì dove è necessario (presso i consolati o altri uffici) senza doversi imbarcare alimentando il traffico di essere umani e il bollettino dei naufragi.

Puoi farlo anche tu, firmando l'appello online che trovi qui
www.meltingpot.org/Appello-per-l-a…ml#.Uk56s2SLVLm

Ascolta il collegamento telefonico e l'intervista a Annalisa, attivista di Askavusa


venerdì 4 ottobre 2013

#innamoramenti - Jungle "The Heat"



I Jungle sono un collettivo di perfetti sconosciuti con base a Londra.

Se ne erano già usciti con la debut track "Platoon": suoni rivisitati dalla black music old school, faccenda molto funk, una bimbetta in tuta che breakka come se non ci fosse un domani. Rispetto.

Segue "Drops": nessun video ma un pezzo sofisticato con un super soft sound.

Questa mattina, apro la home di legrandj.eu  e leggo che i londinesi sono usciti con il secondo singolo: The Heat. E che c'è un video. E che nel video ci sono loro, elegantissimi nelle loro tute adidas verdi e identiche, che ballano. Ballano sui p a t t i n i. Sotto un ponte. E fanno delle coreografie coordinate. Serissimi mentre sotto va il pezzo, un gran groove nusoul. Il video chiude nel loro salottino: genuine kitch effetto vintage. Entrambi guardano in camera e sorridono, salutando. Uno dei due fa il saluto regale, very british.

E chi immaginava che mi sarei innamorata di due niggaz inglesi sui pattini.

mercoledì 2 ottobre 2013

complessi messianici



Berlusconi interviene in Parlamento al posto di Schifani dichiarando il voto di fiducia del Pdl al governo: oggi interpreta il ruolo di salvatore della patria.

E mi viene da pensare a F.S.Fitzgerald che - in "Tender is the night"- a proposito dell'Italia scriveva:

"I like France, where everybody thinks he’s Napoleon — down here everybody thinks he’s Christ."

lunedì 27 maggio 2013

#referendum - soddisfAzioni



Non è solo che ha vinto la A - che ha vinto nonostante le ineleganti porcate del PD, che ha vinto nonostante il livello meschino raggiunto dal Resto del Carlino e da (Quel che Resta di) Repubblica, che ha vinto chi afferma che la scuola pubblica e la scuola privata non sono la stessa cosa, che ha vinto l'idea di un paese più laico con un futuro più laico. 

Non è solo questo: c'è anche l'idea che Merola sia da qualche parte a farsi due conti per la sua rielezione e che Cazzola sia verde di bile mentre vaneggia del nostro "laicismo talebano, prevaricatore e settario" - anche queste sono soddisfazioni.

lunedì 25 marzo 2013

Oh!TheLadyStone L I V E - giovedì 28 marzo a eLaSTiCo studio



Oh!TheLadyStone inaugura la serie di concerti a eLaSTiCo studio con il primo live di via Porta Nova: a muri bianchi, lo spazio gestito da eLaSTiCo vi invita ad un concerto in orari tedeschi - si parte presto ed in orario, con l'incontro tra suoni acustici e modulazioni elettroniche che caratterizza Oh!TheLadyStone.

Giovedì 28 marzo dalle 19.30 - ingresso gratuito, vino da meditazione, live da ascolto.


mercoledì 20 marzo 2013

sabato 23 marzo: manifestazione dei migranti di Villa Aldini e Prati di Caprara



Segnalo dal sito Melting Pot e dal Coordinamento Migranti di Bologna:

Invito dei migranti di Villa Aldini e Prati di Caprara alla manifestazione generale dei migranti di sabato 23 marzo
ore 15:00 Piazza XX settembre


Diritti, dignità e futuro per i migranti dell’Emergenza Nord Africa

Il 28 febbraio scorso è terminata la cosiddetta Emergenza Nord Africa che ha portato oltre 200 migranti nella città di Bologna. Il bilancio tracciabile alla fine di questi due anni di “accoglienza” non può che essere fallimentare: la retorica emergenziale ha permesso alle organizzazioni coinvolte lauti guadagni a fronte della quasi totale inadeguatezza dei servizi offerti. Soprattutto ai migranti parcheggiati nei Prati di Caprara – ma anche nelle strutture di Villa Aldini e via del Miliario l’impostazione assistenzialista ha avuto tragiche conseguenze – non è stato garantito alcun percorso di inserimento sociale e di formazione linguistica, né un luogo dove poter vivere in maniera dignitosa.

Solo un lungo percorso di lotta ha portato al rilascio del permesso di soggiorno, dei titoli di viaggio e di una buonuscita di 500 e 1000 euro: piccole concessioni che, da una parte, risultano totalmente insufficienti nel permettere a queste persone di ricominciare qui in Italia una nuova esistenza e che, dall’altra, non possono assolutamente sgravare le istituzioni dalle proprie responsabilità nella gestione fallimentare dell’accoglienza. Poteva e doveva essere fatto di più, perché la dignità di queste persone non può essere sacrificata in nome dei profitti di pochi. Oggi, al termine del periodo emergenziale, il futuro dei profughi dalla Libia appare ancor più incerto e drammatico: i centri che fino ad un mese fa li ospitavano in condizioni già molto indigenti stanno chiudendo o versano in uno stato di totale degrado (ai Prati di Caprara mancano addirittura luce e acqua calda), anche i pochi servizi di cui prima usufruivano sono terminati, nessun piano di intervento è stato finora programmato dal Comune dopo il 31 marzo, data di chiusura definitiva dei centri e conclusione del Piano Freddo, dove alcuni di loro sono stati inadeguatamente ospitati.

Nella sostanza queste persone sono state abbandonate al proprio destino, condannate a dover vagare in cerca di un lavoro e di un tetto senza aver sviluppato strumenti di autonomia, esposte ora al rischio di finire nelle mani dello sfruttamento e con una prospettiva di miseria ed esclusione sociale. Di fronte a questa situazione non possiamo chiudere gli occhi e far finta di niente; il destino di queste persone riguarda tutti/e ed interroga la città di Bologna: la dignità umana è inviolabile o è un bene sacrificabile di fronte al guadagno? Siamo convinti che non sia ancora troppo tardi per aiutarli a cominciare una nuova vita.

È per questo che invitiamo tutti/e a partecipare sabato 23 marzo alle ore 15 alla manifestazione generale dei migranti e delle migranti che partirà da Piazza XX settembre a Bologna, sarà l’occasione per denunciare l’ormai palese inadeguatezza delle politiche migratorie in Italia, così come questa triste vicenda ci mostra per l’ennesima volta. È per questo che invitiamo tutte e tutti ad unirsi ai migranti travolti dalla cosiddetta Emergenza Nord Africa, per denunciare nuovamente in pubblico il fallimento della gestione dell’accoglienza e, allo stesso tempo, richiamare le istituzioni ai loro doveri verso i diritti di queste persone. In questi giorni, infatti, i migranti stanno portando avanti una trattativa con il Comune, volta ad ottenere finalmente alloggi dignitosi e percorsi formativi che possano permettere loro di diventare indipendenti dallo sporadico assistenzialismo delle istituzioni. Partecipare al corteo vorrà dire, dunque, continuare a dar vita alla catena di solidarietà che in città si è creata attorno ai Prati di Caprara e Villa Aldini e, contemporaneamente, sostenere con forza i diritti e la dignità che i cosiddetti rifugiati ex-ENA stanno reclamando.

I migranti dei Prati di Caprara e di Villa Aldini e le realtà che li sostengono

martedì 19 marzo 2013

105PUNTO85 – la primavera di Radio Kairos inizia @ Il Punto giovedì 21 marzo



Giovedì 21 marzo Radio Kairos vi invita a festeggiare il primo giorno di primavera @ Il Punto – wine&lounge bar: dalle 19 aperitivi e finger food, dj set a cura di Enzo (Hiroshima Mon Amour) e Tommy (volumetrica Vision) e la partecipazione di Terra di Nettuno presente con un desk dove potrete adottare le piante regalate dal gruppo bolognese di guerrilla gardening.

Gradita ospite di Radio Kairos, Valentina Olivato presenterà il suo romanzo “This is London, darling” con un’intervista salottiera curata da Hobo, il programma radiofonico nomade in onda ogni domenica dalle 21 alle 22 su 105.85 fm o in web streaming dal sito www.radiokairos.it.

Radio Kairos – nata libera, scelta per passione.

::: GIO 21 marzo
::: H 19 / 23

::: DJ_SET VolumetricaVision+HiroshimaMonAmour

::: desk di adozione vegetale istantanea – a cura di Terra di Nettuno

::: Valentina Olivato presenta “This is London, darling”
intervista salottiera a cura di Hobo

::: www.radiokairos.it

Semiotica del cesso come strumento di controllo biopolitico



Durante il meeting di Zurigo di PageOne, a margine di un aggiornamento sull'annosa questione “persone transessuali & toilet”, una collega inglese rifletteva sul cesso (dal latino cedo, is, cessi, cedum, ĕre) come strumento di controllo sociale.

Nell'Inghilterra vittoriana esistevano bagni pubblici per gli uomini, latrine alle quali i gents potevano accedere a proprio piacimento quando si trovavano fuori casa.

Al contrario, non esistevano toilet per le donne: ne consegue che una donna era impossibilitata ad allontanarsi troppo da casa, ad uscire dal quartiere, a spingersi oltre una solia architettonica che non esiterei a definire gabbia. Il doppio standard vittoriano non prevedeva che una donna lavorasse, viaggiasse, conducesse una vita pubblica, urinasse tra un tè e l'altro a zonzo con altre consimili: la totale assenza di bagni per donne era insieme una silenziosa asserzione biopolitica ed un garbato invito a mantenere lo status quo.

Oggi, l'assenza di bagni per persone che non si riconoscono e non si riconducono ad un uno dei generi previsti dalla stanca visione binaria, dovrebbe farci riflettere – e magari pisciare fuori dalla tazza.

sabato 16 marzo 2013

#dancedancedance - Beth Ditto e la "condotta disordinata"



Beth Ditto arrestata a Portland per "condotta disordinata", per aver passato una sera a bere in un bar ed aver ballato a piedi nudi in strada gridando "Obama!" - luv ya, sis.

lunedì 18 febbraio 2013

::: eLaSTiCo @ BilBolBul :::



Per la VII edizione di BilBolBul – festival internazionale di fumetto, eLaSTiCo ospita nei due spazi espositivi dell'associazione le personali di Sam Alder e Tomi Um: le due mostre verranno inaugurate mercoledì 20 e giovedì 21, rispettivamente in vicolo de' Facchini 2/a e in via Porta Nova 12.

Venerdì 22 febbraio eLaSTiCo (vicolo de' Facchini) si trasforma in un salotto radiofonico aperto al pubblico con una diretta su Radio Kairos, all'interno di Casual Friday: un aperitivo accompagnato dalle interviste a Sam Alder e Tomi Um, oltre all'ospitata del collettivo bolognese Manticora che presenterà la nuova autoproduzione “Sindrome”.


Gingerland – una personale di Sam Alden 

inaugurazione mercoledì 20 febbraio H 19.30
eLaSTiCo – vicolo de' Facchini 2/a
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inaugurazione giovedì 21 H 17.00
eLaSTiCo studio – via Porta Nova 12
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Casual Comics – salotto radiofonico a cura di Casual Friday
in collaborazione e in diretta su Radio Kairos
105.85fm o in web streaming dal sito www.radiokairos.it
aperitivo con interviste a Sam Alden e Tomi Um
special guest - Manticora autoproduzioni
venerdì 22 febbraio dalle 20 alle 22
eLaSTiCo – vicolo de' Facchini 2/a

www.elastico.org

lunedì 11 febbraio 2013

2pigeons in Retronica tour 2.0 - live sabato 16 febbraio 2013





“kraut, electro, house, tecno, pop, jazz, trip-hop, ambient. “retronica” è un ottimo disco. applicate pure l’etichetta che preferite. applicatele tutte se volete, oppure nessuna.” (rockit) 

2pigeons in Retronica tour 2.0, il digital painting live di Michele Sambin, la loro estetica new vintage, un numero non meglio precisato di strumenti e tutti i suoni di cui saranno capaci: sabato 16 febbraio sul palco del TPO per il primo party di CHEAP - street poster art festival.

Nell’ottobre del 2008 hanno autoprodotto l’ep intitolato 2pigeons. il tour successivo, li ha portati a condividere il palco con artisti quali paolo benvegnù, beatrice antolini, malika ayane, patti pravo, teresa desio e rossana casale. dopo un’intensa attività live, prima di intraprendere il tour di presentazione del loro primo album land (2010, la fabbrica etichetta indipendente), i 2pigeons hanno vinto il premio demo award 2009, come miglior progetto dell’anno dal programma demo di radio1 rai. nell’aprile 2010 esce il loro primo video ufficiale open doors che viene presentato in anteprima nazionale su xl, la repubblica. Il video inoltre è stato selezionato al concorso protoclip, festival international du clip musical di parigi.

Il land tour, conclusosi nel marzo 2011, ha compreso serate al fianco de il teatro degli orrori, degli inglesi we have band, di dorfmeister, degli otto ohm e di alessio bertallot. “retronica” (2012, la fabbrica etichetta indipendente) è il loro secondo album a cui hanno partecipato tra gli altri pierpaolo capovilla (il teatro degli orrori), roy paci, giovanni gulino (marta sui tubi) ed enrico gabrielli (afterhours, calibro 35).

Il video di hard working space, primo singolo estratto, è stato presentato in anteprima su rolling stone, trasmesso su deejaytv ed è stato selezionato da diversi festival internazionali tra cui il freenetworld international film festival 2012 e il musiclip festival di barcellona 2012.

Attualmente sono in tour in tutta italia per presentare il disco: sabato 16 febbraio saranno sul palco del TPO a Bologna per CHEAP call4party.


::: CHEAP call4party ::: sabato 16 febbraio 2013 @ TPO




CHEAP è il festival di street poster art organizzato da eLaSTiCO in collaborazione con TPO: una call4artist internazionale, guest, mostre, workshop, installazioni e party.

La prima edizione di CHEAP si terrà a Bologna il 9 / 10 / 11 maggio 2013: nell'attesa, non ci resta che ballare.

Sabato 16 febbraio CHEAP vi invita al primo party del festival: il live dei 2pigeons in collaborazione con l'etichetta indipendente La Fabbrica, il djset di Homework + Boxeur The Coeur, info desk per partecipare alla call4artist e conoscere in anteprima le attività del festival.

Durante il party sarà nostra ospite la campagna NoiNo.org Uomini contro la violenza sulle donne – desk adesioni, info, postazione foto a cura di Comunicattive e Studio Talpa.




:::CHEAP – call4party:::

CHEAP desk – info, gadget, spoiler

L I V E - 2pigeons
D J set - Micamat & Shapka (Homework) + Boxeur The Coeur


:::SAB 16 febbraio

:::H 22.00

::::TPO – via casarini 17 / 5

entry 5 euro – no tessera

venerdì 8 febbraio 2013

From Queer Laundry To Michela Marzano - with Lust.



Dopo aver letto l'intervista alla Marzano in cui afferma di essersi “confrontata” con i video post porno senza aver intravisto una nuova sessualità, il ragionevole dubbio ha iniziato a farsi strada in noi - ma che (post)porno ha visto?

Abbiamo quindi deciso di chiedere l'aiuto delle ascoltatrici e degli ascoltatori di Queer Laundry: abbiamo raccolto qualche titolo di filmetto_post_pornetto da consigliare a Michela - perchè ognun* ha la pornografia che si merita.

N.B.
l'entusiasmo de* follower di QueerLaundry ha travalicato il supporto video: nell'elenco qui sotto, trovate anche libri, saggi, siti, audio che hanno a che fare con il (nostro) piacere - enjoy.



Buck Angel - Sexing the Trans Body vol. I

Maria Beatty - The Black Glove


Petra Joy - Sexual Sushi

dispense del seminario "Pornografia, postpornografía: politica, estetica e sessuale di rappresentanza" di Beatriz Preciado

QueerPornTube

"Mi sexualidad es una creaciòn artìstica" di Lucía Egaña Rojas

Tristan Taormino - Tristan Taormino's Ultimate Guide to Anal Sex for Women 2

Annie Sprinkle - Deep Inside Annie Sprinkle 


Courtney Trouble - Lesbian Curves

Charlie Spats - FemmeFuck






venerdì 1 febbraio 2013

::: CHEAP - street poster art festival :::




CHEAP è la nuova creatura per cui provo una sorta di genitorialità - fortunatamente, allargata.

CHEAP nasce in eLaSTiCo e trova sponda in TPO. Da febbraio a maggio vi presenteremo la nuova arrivata: un'idea maturata sulla città, un intervento sugli spazi urbani che userà la poster art per indagare la dimensione della strada come bene comune come luogo partecipato come reticolo di identità.

CHEAP non cambierà il sistema dell'arte, sarà un segno temporaneo e precario, deperibile e antimonumentale - ma comunque un segno.

CHEAP è aperta alla partecipazione di tutt*: c'è un call4artist, la richiesta di inviare dei lavori che verranno selezionati, che verranno stampati a spese del festival, che verranno installati nelle strade, sui muri, in quelle che vengono ancora chiamate periferie - ma la città non è dove vivono le/i cittadin*?

CHEAP è un festival: mostre in una rete di spazi off, workshop, incontri, party, proiezioni, progetti di educativa - da qui a maggio arriveremo ballando.

CHEAP è online - da oggi vale soprattutto il vostro passaparola.


giovedì 17 gennaio 2013

::: eLaSTiCo studio - opening :::



Elastico raddoppia, a quanto pare. Apre un nuovo spazio espositivo, perché di altro spazio c'è bisogno: nuovi muri, nuovi chiodi, nuovi linguaggi, nuovi percorsi che cercheremo di incrociare.

Barba e baffi alla crisi: si apre comunque, si apre a prescindere, si apre perché non c'è nessun motivo per non aprire, si apre perché è vitale continuare a progettare, immaginare, desiderare.

Si apre perché sarà comunque un bel viaggio: la certezza è che saremo in ottima compagnia.


::: info :::

lunedì 14 gennaio 2013

Vajrapani - una personale di 2501 a eLaSTiCo Studio




::: VAJRAPANI - una personale di 2501 :::

venerdì 18 gennaio
H 18.00

via Porta Nova 12
Bologna

Elastico apre il 2013 con un azzardo ragionato: venerdì 18 gennaio inaugura un nuovo spazio espositivo che si affiancherà alla sede di vicolo de' Facchini a Bologna. La galleria, che prende il nome di Elastico Studio, è in via Porta Nova 12 ed aprirà l'attiva espositiva con Vajrapani, una mostra di 2501.

Nella tradizione mahayana, Vajrapani è una delle tre divinità protettrice del Buddha, simbolo e icona del potere dell'Illuminato, bodhisattva guaritore dal dolore fisico e psichico: in Vajrapani, 2501 opera una rielaborazione personale della tradizione buddhista e della sua iconografia, facendo della pittura una pratica nel suo essere azione rituale, gesto continuato e spazio meditativo.

Il risultato visivo dell'operazione è quello di immagini cariche di suggestioni e dense di simboli da decifrare: un invito allo spettatore a riscoprire l'osservazione e la contemplazione, esperienze alla base dello stesso buddhismo tibetano.

L'installazione dei lavori che compongono Vajrapani è caratterizzata dalla contrapposizione di linea e colore, esperienze gestuali distinte ma complementari, così come distinte e complementari sono il dinamismo della divinità mahayana e l'immobilità della meditazione.

L'opera è realizzata con colori a base alcolica, trattati con alcol etilico e tirati con pennello o aria compressa su superfici plastiche. Questa particolare scelta segna un momento di continuità nella complessa esperienza dell'artista: nel passaggio dalla produzione di strada a quella indoor, la tecnica sviluppata consente a 2501 di trasferire il gesto del dipingere in strada nel lavoro in studio, ricontestualizzandolo in un ambito decisamente più intimista ma mantenendo inalterate le caratteristiche di tensione e movimento.


2501
Nome d'arte di Jacopo Ceccarelli, nasce a Milano nel gennaio del 1981. Inizia a dipingere a 14 anni da autodidatta e porta avanti la sua passione sui muri della sua città, Milano.

Si forma montatore alla Civica Scuola di Cinema di Milano, finita la scuola frequenta un master di comunicazione visuale alla nuova Bauhaus di Weimar in Germania.

Grazie a Studio Bici parteciperà come aiuto montatore alla realizzazione di Racconti di guerra di Mario Amurra, film vincitore del Davide di Donatello nel 2005 e selezionato al Festival di Berlino.

A 20 anni si trasferisce a San Paolo del Brasile per un anno dove lavora come impaginatore e collabora con alcune ONG per insegnare a dipingere ai bambini delle favelas. Qui viene a contatto con la scuola di graffitismo sud americana, esperienza che cambia irreversibilmente il suo approccio alla pittura.

Con lo pseudonimo 2501 inizia un percorso artistico che integra graffiti, pittura su tela, scultura e video.

Ha partecipato a varie esposizioni sulla street art europea tra cui The Urban Edge show (Milan) , Urban Affair (Berlin).
Tra le pubblicazioni in ambito di street art Street logo ( by Tristan Manco) edito da Thems and Hudson; Art of rebellion 3.

Nel 2009 vince The Metropolis Art Price di New York con il video Mask, video che verrà proiettato a Time Square. Il premio gli viene assegnato assegnato dalla giuria composta Isabella Rosselini; Cedar Lewisohn, curatore della mostra "Street Art" Tate Modern Londra 2008; Lee Wells curatore della mostra "Multi-Channel Video Installation" State Hermitage Museum San Pietroburgo, Russia 2008; Howard Halle, editor di Time out, New York.

Vive e lavora tra Milano e San Paolo del Brasile.


INFORMAZIONI GENERALI
Chi 2501
Cosa Vajrapani www.2501.org.uk
Dove Elastico Studio | Via Porta Nova12, Bologna | www.elastico.org
Quando Vernissage 18 gennaio 2013, ore 18.00
Mostra 18 gennaio – 9 febbraio 2013
Info studio@elastico.org

domenica 13 gennaio 2013

::: D E C A N A :::



Diva Scarlet est morte, vive Diva Scarlet - oggi mi sento di poterlo dire con leggerezza, visto che è stato comunicato ufficialmente l'inizio di un nuovo percorso per Sarah Fornito e Cecilia Bernardi, liaison musicale che continua da 17 anni.

La nuova creatura è Decana, a breve in uscita con un album che promette sonorità più mature e raffinate ma comunque rock: a prestissimo aggiornamenti e news, nell'attesa visitate l'account fb di Decana.

venerdì 11 gennaio 2013

grillo e casa pound - that's amore.



Ho iniziato la mia rassegna stampa mattutina con questa  straordinaria dichiarazione di Grillo, videoripresa da casa pound e rilanciata da Repubblica: ''Se Casa Pound vuole entrare nel M5S, non vedo problemi oggettivi''.

Tralasciando che "oggettivamente" non è stata una scelta felice quella di iniziare la mia giornata aprendo Repubblica online, il problema è "oggettivamente" che l'antifascismo è un valore condiviso di tutte le istituzione presenti all'interno dell'arco costituzionale, signor Grillo: istituzioni a cui lei ed il suo ameno movimento vorreste accedere. Ma la cosa non sembra preoccuparla visto che piacioneggia con un uscita di questo spessore: "L'antifascimo è un problema che non mi compete, questo è un movimento ecumenico".

Nel video in cui c'è un cordiale scambio tra il candidato alla Regione Lazio di casa pound italia ed il leader del M5S, Grillo rilancia con un notevole "avete delle idee che sono condivisibili: alcune di meno, alcune di più". Chissà se per Grillo è più o meno condivisibile il nazionalismo estremista e la supremazia bianca, chissà il M5S quale elaborazione comune a casa Clown ha fatto sui generi e la loro relazione, chissà se la trans_lesbo_omofobia sono condivisibili, chissà se il fascismo è un più o un meno.

Grillo conclude l'incontro rivolgendosi al neofascista in giacca e cravatta di Casa Pound con un gioviale "sto parlando con te che sei un esponente di estrema destra, ma sembri un delegato del Movimento Cinque Stelle" - noi è da un pezzo che ce ne siamo accort*.




CORPO CELESTE. BEHIND THE SCENES personale di SIMONA PAMPALLONA





VENERDI 11 GENNAIO h. 20
eLaSTiCo presenta

CORPO CELESTE. BEHIND THE SCENES
personale di SIMONA PAMPALLONA

Dall'11 al 22 gennaio, in mostra una selezione di foto di scena e di backstage scattate sul set del lungometraggio d'esordio di Alice Rohrwacher.


Fermare il movimento della macchina da presa, trasferendo lo scorrere delle immagini nell'immobilità di uno scatto è forse il fine più immediatamente visibile della fotografia di scena, che tuttavia non si esaurisce in un'azione puramente documentativa. Sguardo interno al set ma dotato di autonomia creativa, il fotografo di scena non è infatti un “semplice” testimone per immagini del farsi di un film.

Nella scelta di tempi, inquadrature e tecniche proprie, egli può infatti costruire uno spazio artistico autonomo, in grado di conferire vita a sé a immagini che nascono come documento. Proprio di questa potente indipendenza artistica vivono gli scatti di Simona Pampallona, in mostra ad Elastico dall'11 al 22 gennaio 2013 e realizzati sul set diCorpo celeste.

Esordio nel lungometraggio cinematografico di Alice Rohrwacher dopo diverse esperienze nell'ambito del documentario e unica opera italiana nella Quinzaine des réalisateurs del Festival di Cannes 2011, Corpo celeste è un delicato racconto di formazione che va ad innestarsi sul ritorno a casa di una giovane famiglia di origine calabrese tutta al femminile, dopo dieci anni di permanenza in Svizzera.

Narrato dal punto di vista puro e spaesato della tredicenne Marta, il film attraversa lucidamente umanissime contraddizioni e miserie della provincia italiana in bilico tra nuovo ed arcaico. È sullo sfondo di questa “periferia della modernità”, al di là della sua precisa collocazione geografica, che prende forma il vagabondare curioso e assorto della macchina fotografica, dentro e fuori i confini del set.

Filtrando attraverso il suo obiettivo le riprese di Corpo Celeste, fedele e infedele alla storia raccontata dal film pur pulsando all'unisono, Simona Pampallona coglie con grande e delicata potenza espressiva le brecce che, nell'orizzonte di asfalto della bellissima e dolorosa Reggio Calabria, lasciano fiorire fragili ma preziosissimi miracoli di umanità.

giovedì 3 gennaio 2013

laboratorio di scrittura per videoclip @ eLaSTiCo



scrivere per un audio visivo - se la cosa solletica qualcosa in voi, ci sono buone notizie.

da eLaSTiCo (vicolo de'facchini 2/a, Bologna) potrete frequentare un workshop intensivo a numero chiuso realizzato in collaborazione con italica edizioni : in 2 week end (19-20 gennaio, 16-17 febbraio) sarete guidat* nel corso di sceneggiatura per videoclip da Lorenzo Vignolo, regista con all'attivo un centinaio di video (Baustelle, Subsonica, Bugo, Perturbazione, Tre Allegri Ragazzi Morti, Cristina Donà, Marta sui Tubi).

il corso avrà un'impronta pratico-laboratoriale: da un inedito di Ofeliadorme, ciascun* partecipante scriverà la sua proposta di sceneggiatura del brano: alcun* component* della band saranno present* al workshop per facilitare un confronto attivo.

info / iscrizioni / stalking info@italicaedizioni.it / 347 87 25 246 - ve l'ho già detto che è a numero chiuso?