mercoledì 28 novembre 2012

MADONNA NON ESISTE - incontro con l'autore e party non autorizzato VEN30NOV @ eLaSTiCo





“Madonna non esiste”, graphic novel firmata da Julián Almazán, arriva in Italia grazie a Renbooks: la presentiamo in anteprima nazionale ad eLaSTiCo insieme all'autore spagnolo, accompagnat* da una diretta radiofonica dallo spazio di vicolo de' Facchini targata QueerLaundry+Casual Friday, i due programmi votati alla queer culture di Radio Kairos.

“Madonnna non esiste” è la prima fanta_queer graphic novel di cui si abbia notizia, un omaggio dissacrante e politicamente scorretto a Nostra Signora del Pop, Mi
ss Louise Veronica Ciccone: immaginate che cosa succede se un blogger squattrinato trova nei bidoni dei rifiuti una bionda ossigenata che ha perso la memoria e sostiene di chiamarsi Nikki Finn (do you remember “Who’s that girl”?), se la bionda in questione è inseguita da due loschi figuri, se tutto questo si trasforma in ottimo accidente narrativo per dar spazio ad un carrellata di satireggiate superstar – da LadyGaga a BenedettoXVI.

Julián Almazán è riuscito a stipare tutto questo nel fumetto edito per noi da Renbooks e le cui copie autografate saranno in vendita già da venerdì sera: ad accompagnarci, la conduzione live di Radio Kairos, finger food & abbondanti spritz di eLaSTiCo ed un djset cicconetematico di rarities e remixes curato da GreenEverywhere.

Renbooks, Elastico, Radio Kairos vi danno appuntamento a Venerdì 30 novembre dalle 19.30 in vicolo de' Facchini 2/a a Bologna, l'ingresso è gratuito.

What'ya looking at?


VEN 30 NOV
opening 19.30
free entry

Anteprima “Madonna non esiste” – edizioni RenBooks

::: incontro con l'autore Julián Almazán

::: diretta live QueerLaundry+CasualFriday su Radio Kairos
105.85fm o in web streaming dal sito www.radiokairos.it

::: aperitivi, accaparramento delle copie autografate del fumetto, stalkeraggio dell'autore

::: DJSET rarities&remixes – tutta la Ciccone che non vi aspettate
a cura di GreenEverywhere

eLaSTiCo
vicolo de'Facchini2/a
Bologna
www.elastico.org

lunedì 26 novembre 2012

TROUBLE VS GLUE ::: liveLaSTiCo 28.11.12



TvsG e' un duo: Toni Trouble e Mrs. Glue, due personaggini che se ne vanno amenamente in giro per l'Europa del nord e l'Eastcoast degli Stati Uniti e Canada dal 2007: mercoledì 28 novembre l* avremo entramb* da eLaSTiCo per uno dei noti live da vetrina dello spazio di vicolo de'Facchini.

troubleVSglue usano tastiere giocattolo, un campionatore, una drum machine, un sint , una chitarra volutamente scordata ,dei pezzi di batteria acustica e 2 voci per creare il loro pop-punk ballabile, ma allo stesso tempo obliquo e senza moda .

Tra le pubblicazioni del duo, "zum Teufel" un Lp dal titolo per l' etichetta tedesca Urquinaona records, una cassettina (!!!) dal titolo "death with Fanfulla" per la No= Fi recording, un brano per la compliation della scena underground di Roma est " Borgata Boredom" ancora per No=fi recordings.


domenica 25 novembre 2012

Radio Kairos sulla giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne



L'editoriale di Radio Kairos sul 25 novembre - giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne.

"I giorni che hanno preceduto questo nuovo 25 novembre sono stati carichi di riflessione sulla questione della violenza maschile sulle donne e sul suo strettissimo legame con la violenza su persone transessuali, lesbiche e gay: consigliamo a tutt* un’attenta lettura del documento prodotto dal Laboratorio Smaschieramenti, un’analisi della violenza (del) maschile che va abbondantemente oltre l’atto del pestare, stuprare, umiliare le donne e che si innesta anche nelle dinamiche culturali e sociali che mirano a consolidare la visione binaria del genere, la divisione dei ruoli tra due sessi e la non proprio velata supremazia dell’uno sull’altro.

Come radio ci troviamo tutti i giorni a rimandare contenuti a cui dare una nostra struttura di senso, a gestire flussi polemici, a comunicare una narrazione dei fatti da un posizionamento che ci siamo scelt*. Crediamo che in materia di relazione tra i generi, di femminicidio, di trans_lesbo_omofobia, di rappresentazione delle identità queer, siano necessari momenti di confronto e di rieducazione per chi lavora nel sistema dei media, dell’istruzione, del sociale: le parole e le immagini con cui scegliamo di raccontare, educare ed operare hanno la responsabilità di perpetuare o meno gli stereotipi, di smontare o rafforzare la retorica sessista, di sdoganare o rifiutare le logiche che sottendono il privilegio maschile.

Dopo aver accolto la campagna NoiNo.org e con essa l’invito agli uomini a prendere parola su una violenza agita proprio dal maschile, oggi ci ritroviamo nelle parole del collettivo Ribellule: un’altra narrazione è possibile, un’altra narrazione è doverosa – Radio Kairos non è un media complice."

venerdì 23 novembre 2012

25 novembre - Laboratorio Smaschieramenti sulla violenza (del) maschile



dal sito smaschieramenti.noblogs.org

Quando parliamo di violenza maschile contro le donne non ci riferiamo solo alle forme di violenza comunemente riconosciute come tali – assassini, stupri, violenza domestica – che pure sono fenomeni molto più diffusi di quanto si pensi, in tutti gli ambienti sociali e in tutte le fasce d’età.

Parlare di violenza maschile significa individuare un meccanismo che determina e condiziona continuamente le nostre esistenze. Non si tratta di un fenomeno isolabile dal resto, di un incidente di percorso, o soltanto di un cattivo comportamento da cui prendere le distanze: la violenza maschile sulle donne è parte integrante della nostra società e della nostra cultura, che vogliono tenere ben distinti due sessi e due generiper mantenere la supremazia, più o meno velata, di uno dei due sull’altro.

In questo senso, la violenza contro le persone transessuali e transgender, della quale abbiamo ricordato le vittime il 20 novembre, è in stretta relazione con la violenza di cui sono oggetto le donne e le lesbiche.

Dobbiamo essere capaci di vedere la continuità che esiste fra tutta una serie di esprerienze ben presenti nella vita di ognuna/o/u di noi: la divisione asimmetrica del lavoro di cura nelle famiglie, l’imposizione, diretta o indiretta, di rapporti sessuali non desiderati all’interno delle relazioni di coppia, la forma stessa delle relazioni amorose con il loro portato di aspettative e pretese, la colpevolizzazione della donna che “abbandona” il partner e tutte le piccole e grandi vendette conseguenti; gli sguardi, le parole, gli atteggiamenti arroganti, la scarsa considerazione ed il paternalismo di cui spesso siamo oggetto in quanto donne; la cultura perbenista e misogina che ci pone come unica alternativa quella fra moglie e puttana, o fra brava-ragazza-che-studia-e-lavora e velina; l’educazione che bambini e bambine ricevono fin da piccoli/e affinchè si conformino a precisi ruoli di genere; lo sfruttamento, subdolo ma intensissimo, delle nostre presunte attitudini “femminili” o “maschili” sul lavoro; il ricatto economico che, con la crisi, costringe sempre più donne a rimanere docilmente nell’ambito familiare o di coppia; i mille ostacoli che ci impediscono di esercitare liberamente il diritto di deciderese, quando e come diventare madri (si pensi solo a quanto è difficile procurarsi la pillola del giorno dopo, alla colpevolizzazione che circonda le donne che abortiscono, ai medici obiettori, alla deresponsabilizzazione dei maschi rispetto alla contraccezione, o al fatto che l’educazione sessuale delle/degli adolescenti nel nostro paese è affidata di fatto soltanto ai mass media, al sentito dire e all’industria pornografica mainstream).

Agli estremi di questo continuum ci sono la violenza fisica, lo stupro, l’uccisione. Ma questo vuol dire anche che, essendo tutte/i/* implicat@, tutte/i/* abbiamo la possibilità di fare qualcosa per smontare un piccolo pezzo di quel grande sistema culturale che sostiene la violenza maschile contro le donne e contro chi trasgredisce i confini dei generi sessuali.

Il laboratorio Smaschieramenti è nato proprio a seguito della grande manifestazione contro la violenza maschile contro le donne del 24 novembre 2007 a Roma: una manifestazione alla quale gli uomini non erano stati invitati. Piuttosto che criticarla, abbiamo deciso di lasciarci interpellare da questa decisione: per questo abbiamo costituito un gruppo misto, formato da soggettività codificate come “donne” e soggettività codificate come “uomini”, con relazioni omosessuali, lesbiche e/o eterosessuali, che riflettessero a partire dai propri diversi posizionamenti sul privilegio maschile, sulla sua costruzione sociale e culturale e su come sabotarla.

In questi cinque anni di lavoro, abbiamo capito che, da parte di chi vive in abiti maschili in una società come questa, non è sufficiente proclamare di essere un maschio “diverso”, sensibile, solidale, magari gay per poter stare credibilmente in piazza il 25 novembre e in tutte le lotte contro la violenza maschile sulle donne.

Un discorso contro la violenza maschile sulle donne pronunciato da “uomini” è credibile solo se parte dal riconoscimento del privilegio che viene loro accordato in ogni più piccolo aspetto della vita, anche a dispetto degli sforzi e dell’eventuale scelta di essere maschio “diverso” o “dissidente”. Un privilegio che li rende comunque in qualche modostrumento della violenza contro le donne.

È necessario allora mettere in atto pratiche concrete di smarcamento dal maschile dominante, che di volta in volta, nelle varie situazioni pubbliche e private, nella vita di relazione come nelle pratiche politiche, spezzino la nostra potenziale complicità con esso.

Non si tratta solo di non picchiare e non stuprare. La cultura machista che alimenta e sostiene la violenza contro le donne è fatta anche di tutta quella lunga serie di battutine, risate, commenti pesanti, luoghi comuni sulla sessualità che affollano le conversazioni. Allora si tratta, per esempio, di rifiutare la propria complicità, spezzare il “cameratismo” (o il quieto vivere) e non restare in silenzio in queste situazioni.

Parte di questa lotta è anche la produzione consapevole di maschilità non egemoniche – froce, butch, drag king… – che contribuiscano a denaturalizzare il binarismo dei sessi e dei generi, e con esso il maschile e i suoi privilegi.

La violenza contro le donne non può essere ridotta a una questione di ordine pubblico, e il compito di contrastarla non può essere semplicemente delegato a un impianto legislativo, ma deve essere il punto di partenza per ripensare il binarismo dei sessi e dei generi e tutte le dinamiche di potere che pesano sulle nostre vite.


giovedì 22 novembre 2012

Palestina e Israele - L'analisi di Noam Chomsky



Questa è l'analisi sul conflitto Israele-Palestina di Noam Chomsky, ebreo, socialista libertario, linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense, riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale.

"Il bombardamento di Gaza non è funzionale a neutralizzare Hamas e non c'entra alcunché con la presunta esigenza di fermare i razzi verso Israele. La decisione di Israele di fare piovere morte e distruzione su Gaza, usando armi letali su una popolazione civile largamente indifesa, è la fase finale di una campagna che dura da decenni per realizzare la pulizia etnica della Palestina.

Israele utilizza jet aerei sofisticati e vascelli navali per bombardare campi profughi densamente affollati, scuole, blocchi di case, moschee, attaccando una popolazione che non ha una difesa aerea, nessuna protezione antiaerea, nessuna marina, nè armi pesanti, nè unità di artiglieria, nessuna unità di comando militare, nessun ese
rcito, e chiama tutto ciò una guerra.
Non è una guerra, è un assassinio.

Quando gli israeliani, nei territori da loro stessi occupati, rivendicano il loro presunto diritto di "difendersi", essi si stanno difendendo nel senso in cui qualsiasi esercito di occupazione pensa a "difendersi" da una popolazione che si intende annientare. Non si può parlare propriamente della necessità di "difendersi" quando si sta occupando militarmente la terra di qualcun'altro.
Questo non è difendersi. Chiamatelo come vi pare ma non è difendersi".

Noam Chomsky

::: Florence and The Machine - Milano 20 novembre 2012 :::



Giovanna d'Arco che si è bevuta il rogo, ninfa preraffaellita scalza, rossa naturale, Bjork senza necessità di litio, 26enne con un volto millenario, nuovo culto pagano, imbarazzante miracolo vocale - ieri sera a Milano ci ha annientat*: siamo uscit* dal concerto tra pelle d'oca e rossori adolescenziali.

L'ho già detto che è una rossa naturale?

lunedì 19 novembre 2012

La bal(l)istica è una scienza esatta


dopo l'indagine interna del ministero di grazia&giustizia (sant'iddio, grazia&giustizia? N.d.A.), i risultati indicano che non è successo niente: prevale la tesi del rimbalzo del petardo - cioè petardo esploso dalla strada rimbalza su un vetro di una finestra del ministero e ripiomba in strada.

miracoli della fisica - che nel caso in cui sia implicata la polizia si susseguono con una certa continuità: dopo il sanpietrino lanciato da un manifestante che dovrebbe aver colpito il proiettile esploso da placanica (sicur*?) ed aver deviato lo stesso causando la morte di Carlo, dopo le "molotov usate" sbandierate da scajola in parlamento tra i ritrovamenti alla diaz, arriva il petardo impazzito e la nota traiettoria flipper - la bal(l)istica è una scienza esatta.

venerdì 9 novembre 2012

elastico presenta ::: beauty is resistance :::





Venerdì 9 novembre il warm_up di qualsiasi serata è da Elastico per l'aperitivo: oltre agli ottimi&abbondanti spritz, vi aspetta la nuova linea di t_shirt di Beauty Is Resistance ed il djset di LaWanda + this*Astro - in this ugly time, beauty is resistance.


::: venerdì 9 novembre
::: H 20

::: beauty is resistance - meet the brand
::: aperitivo
::: djset con LaWanda + this*Astro

Elastico
vicolo de'facchini 2/a
Bologna
www.elastico.org

domenica 4 novembre 2012

:::105punto85::: Radio Kairos @ Il Punto wine&lounge bar giovedì 8 novembre



Nuova stagione di aperitivi kairoti a Il Punt? wine&lounge bar: giovedì 8 novembre tornano gli ambienti sonori a cura delle e dei DJ di Radio Kairos, le presentazioni di progetti associativi e culturali, la pioggia di spritz ed il finger food proposto da Il Punt?.

Per il primo appuntamento, Radio Kairos si accompagna a NoiNo.org, la campagna di comunicazione sociale sulla violenza di genere rivolta agli uomini realizzata a Bologna da Comunicattive – comunicazione di un certo genere e Studio Talpa: durante
l'aperitivo, troverete materiale informativo ed un photo corner a cura di Kairos dove fare uno scatto in sostegno di Noi No.

Radio Kairos – nata libera, scelta per passione.


::: GIO 8 NOV _ H 19 / 23

::: DJ_SET GreenEverywhere + Hobo

::: photo corner + materiale informativo NoiNo.org

::: www.radiokairos.it

DANCE DANCE DANCE LNRipley + Niveau Zero + Aucan dj set venerdì 16 novembre TPO



In redazione a Zero hanno visto la scaletta e hanno capito che erano le info per la serata di capodanno.

La divinità pagana che ha organizzato la data è da giorni irreperibile perché impegnata a presenziare ai riti che le stanno tributando.

I fonici del TPO sorridono anche quando gli fai presente che hai massacrato l'ennesimo cdj.

Al prossimo che mi dice che "quello ormai non è un centro sociale ma un locale del cXXXo" non tirerò la solita capozzata ma con una pacca sulla spalla lo informerò che venerdì 16 io vado a ballare, baby.

LNRipley + Niveau Zero + Aucan dj set - e passa la paura.





Noi No – domenica 4 novembre dalle 21 su Radio Kairos, il contributo di Hobo sulle suggestioni della campagna di comunicazione sociale



Per noino.org, una campagna di comunicazione sulle violenze maschili contro le donne rivolta agli uomini, hobo domenica alle 21 su Radio Kairos offre il suo personale contributo con ospiti teatranti erranti verso il tema. Ascolterete un piccolo radiodramma sulle tracce della riscrittura di Medea e Cassandra della scrittrice tedesca Christa Wolf e a seguire la risposta tutta al maschile di Saverio Bari, Antonio Summa e Piergiuseppe Francione.

“In ultimo ci sarà un’immagine, non una parola. Prima delle immagini le parole muoiono. “ (Medea, Christa Wolf)

suggerimenti per l’ascolto: munitevi di cuffie!

sabato 3 novembre 2012

IKEA - scarica e carica di un gruppo di precar*.




Ikea, la grande famiglia svedese, ieri ha tenuto un workshop sulle relazioni parentali a Piacenza: precar* e sindacati di base ringraziano per le activities con la celere, vera buona pratica del diversity management applicato dalla multinazionale.

La stampa rimane in attesa della conferenza stampa per chiarire i rumors attorno alla fornitura dei manganelli usati per caricare le lavoratrici ed i lavoratori che fuori dalla sede di Ikea a Piacenza manifestavano per ottenere condizioni di lavoro eque: sotto la lacca acrilica, si nasconde betulla o truciolare?

Nell'attesa di dare una risposta all'interrogativo, è forte il desiderio di verificare il carattere ignifugo delle librerie billy - magari, dentro ai magazzini.

venerdì 2 novembre 2012

Delinqueers – bondage e dintorni

Delinqueers, gruppo dedito al bondage come atto performativo, è stato ospite di Radio Kairos durante una puntata di Queer Laundry, in occasione di una performance nell’ambito del Gender Bender: ascolta il podcast con le interviste su nodi, legami, relazioni e rappresentazioni dell'arte shibari.

Legarmi con tè è un’azione performativa, con l’uso dell’antica arte Shibari, l’arte delle legature usata nell’ambito BDSM, dove le corde diventano strumento per abbattere ogni forma di giudizio/pregiudizio nei confronti del genere e per una rivalutazione del binomio di potere tra chi lega e chi viene legato al di là delle comuni concezioni sociali. I corpi legati non sono più inseriti in un’ordinaria cornice di tempo e di spazio ma vivono in un universo a se stante, privo di definizioni precostituite.

Legarmi con tè è un’invito di condivisione dell’arte delle corde, dell’emozione del legare e dell’essere legato. Il pubblico diventa parte della scena e della performance, può decidere di lasciarsi andare e di interagire.

Legarmi con tè è un’occasione unica per rivedere ciಠche di consueto è considerato pericoloso e perverso attraverso un’esperienza sensoriale vissuta in totale armonia con l’ambiente e con le persone attorno.

 DelinQueers è un gruppo di persone che hanno comuni radici nella teoria e nella cultura queer e che condividono la passione per le corde e l’arte delle legature. Caratteristica peculiare di questi strani personaggi è la diversità sessuale e il suo rispetto. Scopo del gruppo è il divertimento nel gioco consenziente e sicuro nonché la voglia di costruire insieme progetti che abbiano finalità ludiche, artistiche, politiche e sociali.