giovedì 23 dicembre 2010

X Factor è il meglio che Bologna può proporre? Lettera aperta della rete Siamo la cultura sul Capodanno a Bologna


Abbiamo appreso dai quotidiani bolognesi che la gestione commissariale ha incaricato la Ballandi Entertainment S.p.a. di organizzare il capodanno 2010: la serata presentata da Francesco Facchinetti vedrà esibirsi sul palco di piazza Maggiore i concorrenti della nota trasmissione televisiva X Factor.

Inutile dire quanto la proposta ci lasci di stucco, dopo mesi di dibattito sul rilancio della cultura a Bologna quale punto di forza della città e motore per il rilancio dell’economia. Come rete Siamo la cultura già da mesi ci sforziamo di attirare l’attenzione sulle associazioni culturali che, nonostante la penuria di spazi e finanziamenti, giorno dopo giorno si impegnano per mantenere alto il livello e la quantità delle offerte culturali in città.

Il pubblico italiano è afflitto da una televisione spazzatura che non contribuisce ad affinarne il gusto e la capacità critica. È avvilente vederne riproposto il palinsesto nella piazza principale di Bologna, città che avrebbe ben altro da offrire ai suoi cittadini se volgesse lo sguardo alle mille realtà che la animano ogni giorno.

In un momento in cui vengono tagliati i fondi per i servizi e per le iniziative culturali di provata qualità, ci chiediamo da dove provenga il budget che servirà a finanziare questo spettacolo. Abbiamo appreso dalla stampa notizie discordanti sul costo: Repubblica parla di 150 mila euro coperti in parte dai privati, il Corriere di 250 mila coperti interamente dai privati.

Siamo decisi a compiere le pratiche necessarie per avere un esatto resoconto dei costi pubblici e privati di questa iniziativa e a informarne tutti i cittadini che sono normalmente utenti delle nostre numerose iniziative culturali

La somma prevista, pubblica o privata lo scopriremo a breve, è uno schiaffo a tutti e tutte coloro che in città sono costretti a sempre maggiori sacrifici, a vedere tagliati servizi essenziali e chiusi spazi e attività che svolgono, attraverso la cultura, una funzione di coesione sociale sul territorio. Non era possibile proporre ai privati una iniziativa che coinvolgesse le realtà creative cittadine, come accade ormai da anni con il bando – a nostro avviso troppo esiguo – per l’ideazione del vecchione rivolto ad artisti e artiste della città? Non si poteva convogliare parte di quei finanziamenti su attività e servizi fondamentali per la cittadinanza, come le piccole biblioteche di quartiere che sono a rischio di chiusura?

Una gestione differente della serata dell’ultimo dell’anno, realizzata con la collaborazione delle migliori risorse della città, avrebbe potuto offrire un segno di cambiamento alla cittadinanza Bolognese nella direzione del rilancio dell’immagine della città legata alla produzione culturale. Un’occasione mancata, e un’ulteriore conferma del dominio, nel campo delle politiche culturali, della logica del grande evento commerciale.

Se condividi questa lettera, copiane il testo su una mail e inviala all’indirizzo della cancellieri segreteriacommissario@comune.bologna.it

giovedì 16 dicembre 2010

:::SOGGETTIVA ROMANA:::


la partenza tardo notturna, l'alba in autogrill e la netta sensazione di trovarsi in una foto di copertina dei depeche mode, lo stordimento architettonico dell'eur, circo massimo e poi colosseo, i nostri corpi, giovanni che balla, il sorriso di francesca sul furgone, la diretta di radio popolare e la farsa alla camera, i nostri corpi, i pischelletti che cantano bandiera rossa con addosso la felpa di ligabue, la frangia di alberto ed il sorriso di ivan, la brigata monicelli, i terremotati dell'aquila, le mamme vulcaniche contro le discariche, il sole invernale su roma, l'altare della patria, in centomila dalla sapienza, una bandiera viola che non ha nulla a che fare con questioni queer, una meravigliosa A cerchiata su uno striscione, botteghe oscure e i sacchi dell'immondizia portati direttamente da napoli che volano oltre gli omini in divisa e sugli omini in divisa, i primi lacrimogeni & le prime manganellate, attimi di incertezza, il corteo che si spezza, flavia in versione wonderflavia, il corteo che riparte, ci sei? ci sono, la gola che brucia, e dov'è martin?, andiamo avanti? andiamo avanti, i nostri corpi, i loro scudi, i 3 voti, ci siamo tutt*?, all'improvviso ca' foscari, abbracci & cordoni, serenessim*, 3 cazzo di voti e fiumi di bestemmie, i nostri corpi, gli scontri in lontananza, le telefonate da bologna, le meravigliose compagne di venezia, carla che ricorre alla nicotina, laceci che s'infila un moment sotto la lingua, è del nostro futuro che stai parlando, le labbra che bruciano, quello che starà ancora staccando assegni, la voce di andrea al megafono, non capisco perchè siamo sul lungotevere, colonne di fumo, pompieri, e dove cazzo è martin?, improbabili scavalcamenti & cavalleria inaspettata, dove sei? sono qui, piazza del popolo chiusa dai blindati e la testa del corteo dentro, piovono lacrimogeni (e ville ad antigua), mino che dice b a s t a, il leone alato sulle bandiere di san marco, cordoni, deviazioni, i nostri corpi, la caviglia di alessia, verso il muro torto, ci siamo tutt*?, telefonate da bologna, non riesco a smettere di riflettere sulle dimensioni di quel blocchetto degli assegni, il corteo che riparte verso la sapienza, i nostri corpi che sono migliaia di corpi, i nostri corpi in movimento, i nostri corpi che bloccano roma, i nostri corpi che non scappano, i nostri corpi che bruciano più di quanto brucia questa città, la sapienza, ci siamo tutt*, i bucaneve della ceci ad effetto petite madeleine, carla che ricorre alla nicotina, verso il pullman per inerzia, ok prendiamo il prossimo, the best homemade sandwich ever, abbiamo un fermo, le prime pagine dalle redazioni, debriefing, dormiveglia, chilometri, cioccolata al latte, stelle cadenti – e i nostri corpi che hanno imparato a volare.

martedì 7 dicembre 2010

let me introduce you - TG3 LOMBARDIA


era da un po' che non bazzicavi la lom(go)bardia ed oggi dopo pranzo hai avuto il privilegio & l'onore di vedere un'edizione del telegiornale regionale.

la prima notizia è sulle candidature a sindaco di milano: dopo la soap opera albertini sì- albertini no, le dichiarazioni di un esponente della lega ti hanno lasciato (come sempre) deliziata - "milano è casa nostra e noi rimarremo padroni a casa nostra".

dopo le vette raggiunte dalla sopracitata analisi politica, non potevano farti mancare un po' di cronaca nera che per l'occasione si tinge di colori imbarazzanti: hanno rilasciato il signore originario del marocco fermato nei giorni scorsi - non stava scappando, il traduttore delle intercettazioni ha fatto un macello ed il linciaggio non avrà quindi luogo. trovo pleonastico che tu ti stia chiedendo se qualcuno mai si scuserà.

a seguire, una sana pagina di 15 minuti sulla prima della scala in pieno delirio ambrosiano: speculazioni sulla scelta di wagner, una meritatissima ode a barenboim, un intervento di daverio che ricorda a tutti di farsi almeno una doccia prima di arrivare in teatro (!).

e poi, il tuo momento di gloria giornaliero: nella notte, alcuni studenti hanno raggiunto l'abitazione privata del ministro dell'istruzione maria stella gelmini ed hanno attaccato uno striscione - dopodichè, hanno depositato chili di sterco padano davanti alla casa.

venerdì 3 dicembre 2010

who comes to town - IGIABA SCEGO A BOLOGNA OSPITE DI SERENDIPITA'


lei è di origini somale e di nascita romana. si occupa di giornalismo, migrazione e transcuralità. scrive per carta, internazionale, ilmanifesto, l'unità. il suo romanzo d'esordio la nomade che amava alfred hichcock è del 2003. sono seguiti puffi con le ali, racconti, oltre babilonia.

all'interno del ciclo di eventi so-malia, venerdì 3 dicembre sarà ospite di serendipità e potrete incontrarla alle 19 nella sala dell'angelo (via san mamolo 24): presenterà il suo ultimo libro, la mia casa è dove sono edito da rizzoli.

domenica 28 novembre 2010

RISVEGLI


Ti svegli alle 6&40 di domenica mattina e la prima cosa a cui pensi – prima ancora di mettere a fuoco che sono le 6&40 di domenica mattina – è che i legami sono fatti della materia più fragile che tu conosca.

Mentre ti alzi e ti vesti producendo la quantità minima di rumore previsto, non riesci a smettere di pensare che ogni legame è un vincolo ed ogni vincolo porta con sé l'ambiguità che ci divide tra il desiderio di onorarne la responsabilità e spezzarne il limite – perchè questo è un vincolo, responsabilità e limite.

Quando sei ormai per strada e constati che trovare un bar aperto per bere un meritatissimo doppio espresso è davvero un'impresa, non trovi niente di meglio da fare che riflettere sull'etimologia della parola legame: a chiunque metterebbe i brividi sapere che ti arrovelli su questioni etimologiche la domenica mattina, a te mette i brividi pensare che il concetto di legame venga dall'idea di cingere, di annodare, di torcere – quasi che non sia concepibile che un legame possa non legarti mani e piedi.

Hai già desistito dall'aspettare un improbabile autobus e sposato l'idea di una passeggiata che concorra a chiarirti le idee, quando ti piovono addosso i tuoi 15 minuti di lucidità: quello che ti sveglia la domenica mattina, la fitta che senti ogni volta che sillabi mentalmente la parola legame, quel retrogusto di frustrazione che ingoi, è la precisa consapevolezza dei tuoi limiti nel presrvare un rapporto.

Trovi l'ultima marlboro del pacchetto e l'accendi: ti vorrei far notare che stai fumando alle 7 del mattino senza neppure aver preso un caffè, ma ormai i tuoi pensieri sono un treno in corsa e non riesci a concentrarti su altro che non sia l'evidenza di quello che succede. E quello che ti succede è che non sei stata in grado di proteggere qualcosa di prezioso, quanto prezioso è un incontro del tutto inatteso ed epifanico, uno di quelli che ti fanno credere che hanno ragione i poeti – perchè davvero ognuno riconosce i suoi.

sabato 27 novembre 2010

sabato 27 novembre BURP! ospite di FRAGILE CONTINUO




quando questa sera arriverai da fragilecontinuo, è probabile che troverai vicolo de' facchini murato: c'è la presentazione del numero 5 di BURP!deliri grafico intestinali, come ti ha ripetuto chiunque nell'ultima settimana.

appena avrai recuperato vale, ti avventurerai verso la mescita di spritz: sorriderai a giovanni in consolle, bacerai in corsa cisco, morderai un orecchio di sonia ed approderai da etta che avrà già la bottiglia di campari in mano.

una volta combattuta la disidratazione, ti spingerai fino in fondo a fragile dove annina&sara si staranno producendo in un notevole live painting: sorriderai, ti complimenterai, incrocerai flavia presa dalle public relations, inciamperai nel triciclo di fragile e rischierai di rovesciare metà del tuo spritz addosso ad alberto - il tuo maestro jedi.

dall'alto della sua magnanimità, alberto ti perdonerà ed inizierete a cospirare attorno alla vostra prossima follia radiofonica. ma non riuscirete a finire il discorso perchè la vostra attenzione sarà catturata dall'arrivo di mino, in piena celebrazione del proprio compleanno: quando ti dirà che sono 33, tu non credergli.

martedì 23 novembre 2010

GIOVEDI' 25 NOVEMBRE CARLO LUCARELLI OSPITE A RADIOKAIROS PRESENTA POLITICAMENTE SCORRETTO 2010


quando giovedì alle 11 ti sintonizzerai su radio kairos come ogni mattina, avrai una sorpresa: scoprirai che carlo lucarelli è ospite de il cavò.

e quando realizzerai che l'ospitata è per presentare politicamente scorretto 2010, il festival di arti che da sei anni viene organizzato a casalecchio di reno, penserai che la scelta non poteva essere più azzeccata.

lunedì 22 novembre 2010

LA SOMALIA NON E' UN'ISOLA DEI CARAIBI - incontro con Mohamed Aden Sheikh



All’interno di un percorso che, attraverso immagini, racconti e incontri condurrà alla scoperta di una terra che ha subito la colonizzazione italiana e che pure l'Italia pare essersi dimenticata, l’incontro di mercoledì 24 novembre sarà dedicato al libro La Somalia non è un’isola dei Caraibi. Memorie di un pastore somalo in Italia di Mohamed Aden Sheikh.

Il dialogo tra il curatore del volume e giornalista Pietro Petrucci, Gian Paolo Calchi Novati (docente di Storia dei paesi Afro-asiatici all’Università di Pavia e direttore Ispi) e Luca Jourdan (docente di Antropologia politica all’Università di Bologna) sarà un’occasione per ricordare, a due mesi dalla scomparsa, la figura di Mohamed Aden Sheikh, uno dei principali dirigenti politici somali nel corso degli anni Settanta, incarcerato durante la dittatura di Siad Barre, e infine stabilitosi in Italia dove ha esercitato la professione di medico.

Il suo libro La Somalia non è un’isola dei Caraibi, che ha riscosso grande interesse da parte del pubblico e degli specialisti di politica internazionale, è un lucido, intenso, a tratti doloroso excursus sulla storia recente della Somalia, filtrato dall’esperienza personale dell’autore, che non manca di offrire le proprie riflessioni sui cambiamenti subiti dal nostro paese negli ultimi decenni, in relazione alla vita politica, alla condizione dei migranti e ai rapporti con l’Islam.

Nell’ambito di
So-Malìa. Immagini, parole, profumi
Mercoledì 24 alle ore 19 presso la Sala Conferenze del Quartiere Santo Stefano – via Santo Stefano 119 la libreria Serendipità e la Biblioteca Amilcar Cabral
La Somalia non è un’isola dei Caraibi. Memorie di un pastore somalo in Italia
Edizioni Diabasis di Mohamed Aden Sheikh

giovedì 18 novembre 2010

LE SHOOTING DOLLZ CI RIPROVANO E DE / GENERE INAUGURA DA FRAGILE CONTINUO


le dollz questa volta non hanno consultato gli astri ed hanno aspettato fino all'ultimo minuto prima di comunicarlo: pare che DE / GENERE inauguri sabato 20 novembre alle 20 tra le pareti (molto) amiche di fragilecontinuo.

ditelo - ma piano piano.

mercoledì 17 novembre 2010

IN PIAZZA DELLA LOGGIA NON E' SUCCESSO NIENTE


il 28 maggio 1974 in piazza della loggia a brescia, non è successo niente. 1 bomba, 102 feriti, 8 morti, nessun colpelvole.

giulietta banzi bazoli, livia bottardi milani, euplo natali, luigi pinto, bartolomeo talenti, alberto trebeschi, clementina calzari trebeschi, vittorio zambarda - non li ha uccisi nessuno.

mercoledì 10 novembre 2010

FESTIVAL DELLA VIOLENZA ILLUSTRATA 2010


dal 5 al 30 novembre a Bologna si terrà la V edizione del festival della violenza illustrata, progetto promosso dalla casa delle donne per non subire violenza: un mese di incontri, proiezioni, seminari, concerti e mostre ad ingresso gratuito sul tema della violenza di genere.

il programma del festival è consultabile online - andiamoci.

martedì 2 novembre 2010

CIAO PAOLO


Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere).

Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.

Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.

Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di golpes, sia i neofascisti autori materiali delle prime stragi, sia, infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.

Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969), e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).

Io so i nomi del gruppo di potenti che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci e della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il 1968, e, in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del referendum.

Io so i nomi di coloro che, tra una messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neofascisti, anzi neonazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine ai criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista).

Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.

Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari.

Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.

Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il "progetto di romanzo" sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il 1968 non è poi così difficile.

Tale verità - lo si sente con assoluta precisione - sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.


Pier Paolo Pasolini
Bologna, 5 marzo 1922 - Ostia, Roma, 2 novembre 1975

domenica 31 ottobre 2010

AND THE WINNER IS - JOLAURLO!


la parola orgoglio non rientra propriamente nel mio vocabolario. tranne che per manifeste questioni a fine giugno. tranne che per ieri sera alla gender jukebox competition, vinta - se ancora qualcun* non lo sapesse - da jolaurlo.

perchè la cover di mad world era perfetta, perchè queer non equivale a carnival, perchè le immagini videoproiettate durante la performance erano tratte dai filmati originali dello stonewall riot, perchè con tutti i ritardi e le cancellazioni che questa nuova evoluzione della precarietà ci sta facendo vivere qualcosa è andato come doveva andare, perchè se lo meritano, perchè marzia ha utilizzato i 2 minuti di open mic non per promuovere la band ma per ringrazziare amic* & organizzatori & pubblico - ricordando che una location cambiata all'ultimo minuto ma comunque piena di persone che sostengono con la propria presenza il circuito dell'arte e della musica emergente, è già una forma di resistenza verso il tentativo di lobotomia di massa a cui siamo sottopost* tra le mura di questa città.

lo dico, lo scrivo e con questo mi sarà impossibile negarlo - sì, è orgoglio.

martedì 26 ottobre 2010

FELLINIANA - proiezione martedì 26 ottobre ore 21.30


questa sera, dopo che avrai passato l'intera giornata a rincorrere il bianconiglio, potresti andare in cineteca, adagiarti in una delle comodissime poltrone del lumière e goderti felliniana, il documentario di luki massa e simone cangelosi dedicato all'inizio dell'avventura cinematografica di marcella di folco e a tutta la sua collaborazione con federico fellini.

così - perchè il documentario è ben fatto ed è un profondissimo atto d'amore verso marcella, che già ci manca.

domenica 24 ottobre 2010

KAIROS DA BERE - da domenica 24 ottobre tornano gli aperitivi di autofinanziamento di RadioKairos ogni IV domenica del mese


quando questa sera alle 19 entrerete al TPO per KAIROS DA BERE, non potrete non vedere uno striscione in pvc a sfondo (terribilmente) giallo con il logo rosa fluo di radio kairos che campeggia sopra alla scritta "nata libera, scelta per passione".

di certo a radio kairos continuano a non mancare libertà e passione: per tutto il resto, c'è l'autofinanziamento a colpi di spritz e prosecco.

ogni IV domenica del mese, a KAIROS DA BERE ti aspettano le voci in carne&ossa della radio: djset, chiacchiere e questa domenica anche un estratto da OTTO, invettiva di e con Carla Vitantonio.

poche storie: bevetevi 'sto spritz.

PERSONALE ZERO.ZERO - expo di Dario Salamone


Giovedì 28 ottobre negli spazi del Punto wine & lounge bar, inaugura PERSONALE 0.0 di Dario Salamone.

Dario Salamone è nato a Casteltermi (Agrigento) nel 1985, attualmente vive e lavora a Bologna dove frequenta l'Accademia di Belle Arti.

I lavori di Dario innescano la tentazione di definire la sua pittura come fotografica, ma rimane un iperealista figurativo. Le tele sono caratterizzate da un'estetica forte, a tratti affilata, in cui il protagonismo è in maniera non negoziabile affidato alla fisicità dei corpi, più volte studiati e scomposti in dettagli anatomici.

L' inaugurazione sarà accompagnata dal djset di TRIPPY e la mostra rimarrà allestita fino a giovedì 11 novembre.

giovedì 21 ottobre 2010

PER UN MONDO POSSIBILE - giovedì 21 ottobre @ cassero


questa sera al cassero di bologna vi aspetta "per un mondo possibile", una serata dedicata al fund raising per FARUG - freedom and roam uganda.

Verrà proiettato il documentario “The kuchus of Uganda", girato in Uganda e incentrato sulla figura di Kasha Jacqueline Nabagesera, attivista di Farug (Fredom and Roam Uganda ) gruppo lesbico e transessuale che opera in Uganda, sfidando l’ergastolo previsto dalla legge e il pregiudizio dei concittadini.
Il documentario verrà presentato da Emanuela Fazia, presidente di Pianeta Viola, amica di Kasha, che racconterà la sua esperienza in Uganda e parlerà di alcuni progetti in essere.

La serata avrà lo scopo di far incontrare e discutere attorno al tema dei diritti umani e della condizione delle donne lesbiche dei cosiddetti “Paesi del terzo mondo” gruppi diversi di donne che arrivano da realtà, città ed esperienze differenti, e per ultimo, ma non per questo meno importante, raccogliere fondi che verranno portati direttamente a Farug in gennaio.

19.30 Apertivo goloso e solidale e opening Bar
21.00 Documentario:
“The kuchus of Uganda" della svedese Mathilda Piehl
Con introduzione e dibattito di chiusura di Manuela Fazia Presidente
di Pianeta Viola Brescia
22.30 concerto dei : MaMaAFRIKA

martedì 19 ottobre 2010

estratto da JUST KIDS di PATTI SMITH - la realizzazione della foto di copertina dell'album Horses (1975)





Sarebbe stato Robert a scattare la fotografia per la copertina di Horses, non avrebbe potuto essere altrimenti: la mia spada sonora protetta dall’immagine di Robert. Non avevo idee, sapevo soltanto che avrebbe dovuto essere autentica. L’unica cosa che promisi a Robert fu che avrei indossato una camicia in ordine, senza macchie.

Andai all’Esercito della Salvezza sulla Bowery e comprai una pila di camicie bianche. Alcune erano troppo grandi; quella che mi più mi piacque aveva delle iniziali sotto il taschino. Mi ricordò una fotografia scattata da Brassaï nella quale Jean Genet indossa una camicia bianca monogrammata con le maniche avvoltolate. Sulla mia c’erano ricamato RV - immaginai che la camicia fosse appartenuta a Roger Vadim, che aveva curato la regia di Barbarella. Tagliai via i polsini per indossarla sotto la giacca nera, che adornai con la spilla a forma di cavallo che mi aveva regalato Allen Lanier.

Robert voleva scattare la fotografia da Sam Wagstaff, perché nell’attico sulla 1-Quinta Avenue c’era una bella luce naturale. La finestra ad angolo proiettava un’ombra che creava un triangolo di luce, e Robert voleva servirsene per la fotografia.

Rotolai giù dal letto e mmi accorsi che era tardi. Mi lanciai nel mio rituale mattutino: svoltai l’angolo per raggiungere il panificio marocchino, arraffai un panino ben cotto, un fascio di menta fresca e qualche acciuga. Tornai a casa e misi a bollire dell’acqua, riempiendo la pentola di menta. Versai dell’olio d’oliva nel panino aperto, scolai le alici e le adagiai all’interno cospargendole di peperoncino di cayenna. Infine mi versai una tazza di tè, e siccome ero sicura che avrei sporcato la camicia sul davanti, mi dissi che averla già addosso non era una buona idea.

Robert venne a prendermi. Era agitato perché era molto nuvoloso. Finii di prepararmi: pantaloni neri col risvolto, calze bianche di filo di Scozia, Capezio nere. L’ultimo tocco fu il mio cravattino preferito; Robert mi tolse le briciole dalla giacca.

Scendemmo in strada. Robert aveva fame ma rifiutò il panino alle alici, perciò finimmo per mangiare pappa d’avena e uova al Pink Tea Cup. Chissà come, il giorno si spense. Si rannuvolò e si fece scuro e Robert continuò a scrutare il cielo in attesa del sole. Finalmente nel tardo pomeriggio iniziò a rischiararsi. Attraversammo Washington Square proprio mentre il cielo minacciava di rabbuiarsi di nuovo. Robert temette che potessimo perdere la luce, perciò corremmo per tutto il tragitto fino alla 1-Quinta Avenue.

La luce stava scemando. Robert non aveva un assistente. Non avevamo parlato di ciò che avremmo fatto, o di cosa volessimo ottenere. Lui avrebbe fotografato. Io sarei stata fotografata.

Io avevo in mente il mio aspetto. Lui aveva in mente la luce. Tutto qui.

L’appartamento di Sam era spartano, bianco e quasi sgombro, con una grossa pianta di avocado accanto alla finestra che affacciava sulla Quinta Avenue. Un enorme prisma rifrangeva la luce spaccandola in arcobaleni che ricadevano sulla parete di fronte a un termosifone bianco. Robert mi posizionò nel triangolo con un leggero tremolio alle mani. Scattò qualche fotografia. Abbandonò l’esposimetro. Una nuvola passò e il triangolo svanì. Mi disse: «Sai una cosa, mi piace molto il biancore della camicia. Ti toglieresti la giacca?».

Mi gettai la giacca in spalla, alla Frank Sinatra. Avevo un mucchio di riferimenti visivi. Robert possedeva luce e ombra.

«Eccola» disse.

Scattò qualche altra fotografia.

«Ce l’ho»

«Come fai a saperlo?»

«Lo so e basta»

Quel giorno scattò dodici fotografie in tutto.

Dopo qualche giorno mi mostrò i provini. «Questa è la magia» disse.

Ancora oggi, quando la guardo, non vedo me stessa. Vedo noi.




da Just kids di Patti Smith, Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, 2010 - pagine 264-267




lunedì 18 ottobre 2010

DICHIARAZIONE D'AMORE a Milena Gabanelli & a tutta la redazione di Report


perchè in italia non c'è altro giornalismo d'inchiesta, perchè sono dei professionisti senza guinzaglio, perchè non perdono mai la lucidità, perchè hanno il coraggio di realizzare un servizio sui dubbi investimenti di berlusconi ad antigua - io amo report ed amo milena gabanelli & sabrina giannini & bernardo iovene & stefania rimini & giovanna boursier & michele buono & emilio casalini & giuliano marucci & paolo mondani & alberto nerazzini & sigfrido (sigfrido?) ranucci & piero riccardi. Tutti, li amo tutti.

sabato 16 ottobre 2010

DE/GENERE - la mostra delle SHOOTIN' DOLLZ inaugura al Gender Bender Festival con Let's Queer


Finalmente possiamo dirlo ad alta voce, messaggiarlo, parlarne al telefono con le peggiori intenzioni e volendo (fare un po' di degrado e) scriverlo sui muri: la mostra delle shootin' dollz c'è ed inaugura il 6 novembre 2010 all'interno dell'evento LET'S QUEER POWERED BY GENDER BENDER FESTIVAL al Redrum Club.

dalle 22 le dollz vi aspettano per una meritatissima autocelebrazione. con un appunto - una veloce consultazione della situazione astrale rivela che quella notte ci sarà luna nera: nessun* potrà esimersi dal sabba.

martedì 12 ottobre 2010

VISIONI FEBBRICITANTI – repertorio cinematografico in caso di pandemia






è appena iniziata la stagione e tu già febbriciti: fattene una ragione, passerai 3 giorni inchiodata a letto e non potrai far altro che guardare dei video.

inizierai con le migliori intenzioni, di cui sai perfettamente essere lastricata quale strada: cercherai di darti un tono con una serie di capolavori italiani passando da 8 ½ a todo modo, concedendoti il conformista seguito da i pugni in tasca e chiudendo con la grande abbuffata. ingoiata la prima tachipirina, sterzerai verso tutt'altre suggestioni: pink flamingos di john waters – e passa la paura.

dopo che la consulente finanziaria sarà passata da casa con la proposta di cure omeopatiche e rimedi molto naturali, proverai a stordirti definitivamente con un classico da maratona: ti addormenterai e ti sveglierai ad intervalli irregolari durante la saga star wars (guerre stellari, l'impero colpisce ancora, il ritorno dello jedi), per poi passare al padrino I & II, rifiutandoti però di guardare quello scempio del III.

dopo tanta dedizione e 2 vivinc, entrerai in modalità random: guarderai l'ultima puntata di weeds, un editoriale di travaglio, 10 puntate a caso di lady oscar, una puntata in ispano americano dei simpson (d'oh! rimane sempre d'oh!, n.d.a.), guzzanti che imita funari/rutelli/il telepredicatore, un'intera serie di boris, un video di la chapelle in cui la lepore corre nuda per il deserto ricoperta di vernice rosa fluo, un promo di true blood, un intervista di yoko ono per il 70esimo compleanno di john lennon di cui non capirai una parola - tanto che per qualche minuto convivrai col dubbio che mr. Imaginepeace sia ancora vivo.

Penserai a valeria e luca che se ne andranno al cinema a vedere somewhere, quindi non potrai far altro che rivedere il giardino delle vergini suicide: ma la cosa non ti prenderà benissimo e deciderai di distrarti con una vera perla, labyrinth. Già a metà di questa assurdità fantasy, avrai capito che lo streaming successivo sarà the hunger che in italiano suona miriam si sveglia a mezzanotte: così, solo per verificare se anche con la febbre vai in sincro con le battute.

tra una spraiata di propoli e l'altra, deciderai di farti del male con qualcosa di sentimentalmente straziante e non potrai che scegliere m. butterfly di cronenberg: c'è jeremy in stato di grazia, è queer e nient'altro al mondo ti ha mai fatto venire voglia di essere geisha. Rimarrai sull'asiatico: ti flagellerai nell'ordine con in the mood for love, addio mia concubina, lussuria – seduzione e tradimento, ferro3.

ora che ti sei disidrata definitamente piangendo tutti i liquidi che ti erano rimasti, proverai a distrarti con qulacosa di leggero ma stiloso: un buon batman di tim burton, paura e delirio a las vegas che come al solito ti indurrà a fare la solenne promessa che prima o poi tu quelle zampe da lucertolona gigante le trovi, il grande lebowski, l'immancabile pulp fiction, forse anche piccoli omicidi tra amici.

visto che hai finito la tachipirina e la febbre sta avendo la meglio, potresti decidere di avvallare il tuo stato allucinatorio con una studiata serie di mazzate d'autore: abre los ojos di amenabar, antichrist di von trier (anche se sai già che di solito ti addormenti), per chiudere in bellezza con inland empire punto di non ritorno della cinematografia di david lynch e del tuo stato confusionale.

quando sarai arrivata a 72 ore di deliri e visioni, deciditi: sweat or die, raccogli quello che è rimasto della tua psiche o abdica per sempre, alzati & cammina(non correre).

lunedì 11 ottobre 2010

QUEER UP – aperitivo ad alto tasso culturale


Dal 14 ottobre, Let's Queer vi invita ogni II & IV giovedì del mese al Punt? Wine and Lounge Bar per QUEER UP – aperitivo ad alto tasso culturale: si alterneranno dj&vj set, expo, proiezioni, reading, microlive electro acustici e performance per creare un nuovo ambiente sonoro e visivo con modulazioni ed estetiche queer.


:::14 OTTOBRE 2010:::inaugurazione

:::QUEER UP:::aperitivo ad alto tasso culturale


:::DJ LEMP:::suoni

:::VJ VERTEBRA:::imagini


:::H 19 / 22:::


:::@ PUNT? wine and lounge bar:::via san rocco 1/g bo(logna)

sabato 9 ottobre 2010

RITROVAMENTI INSPERATI IN BOLOGNINA


in un giorno feriale cammini sotto i portici di piazza dell'unità: è l'una passata, fa un caldo atipico per ottobre, tu e vale avete passato la mattina in giro a rincorrere impegni e decidete che forse è il caso di andare a bere un aperitivo in una delle peggiori bettole della bolognina.

nella peregrinazione verso un postaccio old school, passate di fianco alle bancherelle degli ambulanti che vendono modernariato, cimeli ed altra improbabile paccottiglia - maniglie delle porte in vetro verde, burattini, merletti, lanterne, bicchieri spaiati, occhiali senza lenti, vasi sbeccati, romanzi rosa ed ombrelli sfondati.

mentre valuti lo stato di uno spruzzatore di selz in vetro massiccio e acciaio anni '50, ti cade l'occhio su una pila di vinili su cui troneggia un disco con la foto di un'ornella vanoni di mille anni fa. approfondisci la questione e ti ritrovi in mano una copia originale di true blue di madonna: lo apri, ti rendi conto che il vinile è perfetto, dai 5 euro al 70enne della bancarella che assomiglia a dario fo e ti porti a casa un pezzo della storia del pop - così.

mercoledì 6 ottobre 2010

BEAST & IL CAVALIERE RAMPANTE – la nuova incursione dello street artist milanese




beast ha scelto galleria vittorio emanuele II a milano come teatro dell'ultima guerrilla art: vicino alle vetrine di prada, louis vuitton e bernasconi – argenteria dal 1872, ha fatto la sua entrée “MA LA NOTTE NO!”, una serie di poster 200x120 raffiguranti berlusconi in versione cavaliere rampante, fotomantaggi hard kitsch di sua maestà silvio a cavallo di giovani sconosciute.

beast aveva già eletto il premier a sua personale musa ispiratrice per il progetto “imagine”, altra serie di fotomontaggi realizzati a partire dalle foto in b/n di john & yoko apparsi in largo la foppa a milano lo scorso giugno.

non so chi sia beast, non so se esista, se sia un individuo o un collettivo o la prova dell'esistenza di un'altra forma di intelligenza – so che gli devo una cena.

lunedì 4 ottobre 2010

I ♥ MILINGO


PALERMO - rimosso lo striscione "I LOVE MILINGO" dalla vetrina della libreria ALTROQUANDO perchè posta sul percorso del corteo papale.

fermato per accertamenti anche un nano: indossava una t-shirt recante la scritta "ARIDATECE BIANCANEVE".

domenica 3 ottobre 2010

JOLAURLO: il progetto “se noi lo facciamo tu low-fi?” vince il premio MEI 2010 per l'innovazione




Il 27 novembre novembre gli Jolaurlo riceveranno al MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti 2010 il premio per l'innovazione grazie a "Se noi lo facciamo tu low-fi?", il progetto di Customer Knowledge marketing applicato alla produzione discografica del terzo disco della band.

Il progetto si risolve in una prima fase in cui la band sceglie 5 tappe strategiche in cui eseguire i propri lives; il pubblico, poi, acquistando il biglietto partecipa alla produzione del disco che la band devolve integralmente alle spese di studio. Il pubblico, quindi, lascia il proprio nome all'ingresso dei botteghini e quegli stessi nomi sono succesivamente riportati nel booklet del disco alla voce "produttori discografici".

Sarà lo stesso pubblico a scegliere il titolo dell'album partecipando ad un pool sui principali socialnetwork della band.

In attesa del MEI e dell'uscita (inzio 2011) del nuovo album per la Irma Records, potete deliziarvi con un live set elettro acustico degli Jolaurlo sabato 9 ottobre al Jamboree di Bologna – tu low-fi?




(foto Shooting Dollz)



venerdì 1 ottobre 2010

...AND IT'S FRIDAY NIGHT – percorsi e strategie di sussistenza per il venerdì bolognese






arriverai in ritardo al presidio in piazza nettuno iniziato alle 18: è in solidarietà ed in concomitanza con la fiaccolata delle donne di Portici indetta dall'UDI di Napoli per ricordare Teresa Buonocore,uccisa per aver denunciato lo stupro della figlia.

da piazza nettuno taglierai via rizzoli prendendo via oberdan, in direzione fragilecontinuo, dove troverai elisa che non ti lascerà pagare il primo spritz mentre sonia arriverà dopo con la pasta salvavita, atta a tamponare la tua intossicazione cronicizzata da campari: prima che inizi il live alle 21, indias indios un progetto di benjamin altermatt, ti attaccherai abusivamente al mac di fragile per sintonizzarti in streaming su radio kairos, perchè dalle 20 alle 22 c'è casual friday.

da vicolo dei facchini, ti sarà oltremodo facile rotolare verso il numero 16 di via del borgo: troverai dj fonzie in consolle ad allietarti con del funky e gioirai del fatto di poterlo ascoltare negli spazi del barattolo caffè. Ci sarà vale a fare le foto, lidia dietro al bancone e francesco che ti chiederà di che colore vuoi il tutù (ricordati che il tutù lo vuoi rosa fluo).

quando arriverà mario (e mario arriverà in ritardo), potrai muoverti con un numero imprecisato di persone verso la grada dove c'è brain, la serata delle made in woman: gli altri ancora non lo sanno, ma obbligherai tutti a fare una sosta al millenium perchè questa sera riapre il decadence.

quando finalmente arriverai nei pressi della grada, ci metterai 30 minuti ad entrare: nel parcheggio incontrerai tutti quelli che erano al covo a vedere il concerto de a toys orchestra e che ti chiederanno “ 'ndo cazzo stavi”. tu glisserai, perderai la tessera e la ritroverai: scoprirai che il ritrovamento è stato perfettamente inutile perchè all'ingresso incontrerai venere – e per la seconda volta nel giro di poco ti verrà chiesto dove ti eri persa.

dentro alla grada, troverai le girlz di betty&books, anto che ti dirà per la terza volta che gli jolaurlo hanno vinto il premio innovazione del mei, qualcuno che ti offrirà da bere e valeria che ti dirà che sei una stronza perchè è mezz'ora che ti cerca - “ e sce cazz', uagnedd'!”. poi ti auguro di avere delle (belle) sorprese.

ad ogni modo, quando all'alba uscirai ci sarà un po' di confusione: la decisione sul luogo adatto ad una colazione ti troverà assolutamente imperturbabile, incrocerai marzia di ritorno dal concerto dei criminal jockers mentre si riporta a casa tutta la band, sentirai qualcuno mormorare che non avete più l'età – e tu sorriderai indolente conscia del fatto che la vodka elimina le rughe.

mercoledì 29 settembre 2010

go manly!


go manly! - mi ha gridato passando sotto al portico dall'altra parte di via san felice (quello che probabilmente è) l'unico australiano a bologna, mentre questa mattina 9.00 a.m. passeggiavo nella mia tenuta sport chic da supergiovane con addosso la maglia del manly, squadra australiana di rugby che porta il nome di una delle spiagge più frequentate di sydney.

l'ho guardato con un sorriso incredulo e mentre salivo in macchina e mentre guidavo verso il laboratorio di fotografia più caro della storia e mentre brian ferry sussurrava “and the way we were/ fatefully entwined/ in a shameless world/ rock'n'roll desire”, sono tornata al 1997, alla mia europea incredulità per quell'estate a novembre, al profumo della crema solare, agli enormi pacchetti dorati di benson&hedges da 25 sigarette, ai granelli di sabbia bianchissima incollati sul collo, alla trance dei surfisti prima di entrare in acqua, ai documenti falsi per comprare le birrette victoria bitter, al sesso post adolescenziale da stordimento, alla voce di erykah badu ovunque “...On&On my cipher keeps movin' like a rollin' stone...” , alle grigliate del libanese, al pacifico che ti sbatte in faccia la propria oceanica vastità, alla ferma convinzione che la vita ti si stia schiudendo davanti promettendoti meraviglie - go manly!

martedì 28 settembre 2010

SPRAYCANART @ IMOLA


che cosa ci facevano ad Imola giovedì scorso Erik, Moe & Mambo?
stavano affrescando il paddock della super bike, naturalmente - big up.

venerdì 24 settembre 2010

I PARK ART - sabato 25 settembre a bologna


contestare con una manifestAzione artistica autogestita la totale mancanza di una progettualità culturale condivisa, la mobilità urbana e l'assenza di spazi dedicati all'arte indipendente: succederà grazie a I PARK ART sabato 25 settembre a bologna in via fioravanti dalle 15.

un'eterogenea guerrilia creativa trasformerà la strada in una galleria a cielo aperto con installazioni, allestimenti estemporanei di mostre, live shooting e performance, rivendicando con la sola fattuale presenza un'altra idea di fruibilità degli spazi urbani e facendo uscire dal sommerso la vera ricchezza di bologna - il flusso sotterraneo di artist@ & creativ@ che interagisce quotidianamente con la città e che rappresenta l'unica vera soluzione alla crisi.

we park art - non provate a rimuoverci.

giovedì 16 settembre 2010

BASTARDILLA - street artist











Ha meno di 30anni e si firma Bastardilla una delle più interessanti street artist colombiane che ha affrescato le strade di Bogotà, Calì e Medellin: i suoi lavori spaziano da micro decorazioni ad enormi murales, facilmente riconoscibili per l'iconografia marcatamente indigena rivisitata in chiave urban.

Ha realizzato uno dei suoi ultimi interventi a Los Lachas, quartiere ghetto di Bogotà e luogo di indigenza suburbana. Aquì estamos.

martedì 14 settembre 2010

LET'S QUEER PARTY @ FRAGILE CONTINUO


Venerdì 17 settembre Let'S Queer vi fa la festa: negli spazi di FRAGILE CONTINUO, la crew dell'assorbente senza ali (o era un salva slip? chiedetelo alle TO/LET) vi aspetta per l'ultimo aperitivo (finto)estivo della stagione, accompagnato dall'electrofunk e dall'indietronic di TRIPPY e LEMP, oltre che dalle suggestioni visive di VERTEBRAvj. Ready? Set: spritz!



LET'S QUEER PARTY


Venerdì 17 settembre


H:::20/24:::


FRAGILE CONTINUO

http://fragilecontinuo.blogspot.com/


vicolo de' facchini 2/a

bologna

mercoledì 1 settembre 2010

CHILI COM CARNE ospite a FRAGILECONTINUO


venerdì 3 settembre negli spazi di fragilecontinuo arriva chili com carne, collettivo portoghese di fumettisti, illustratori, grafici, musicisti e scrittori.

lo sbarco bolognese è all'interno di un tour da massacro che prevede date per mezza europa: i nostri non sono nuovi a frequentazioni italiche ma hanno bazzicato attivamente il forte prenestino de' roma durante il CRACK .

il sito, da cui è possibile scaricare gratuitamente alcuni lavori del collettivo, rende una vaga idea del mood che pervade le attività di chili com carne, una vena genialoide sufficientemente irridente ed improntata al do it yourself. l'interesse antropologico è assicurato.

venerdì suoneranno, esporranno e saranno una ventata di chili sauce in questa fine estate bolognese - vi aspetto.

lunedì 30 agosto 2010

REQUIESCANT - photo gallery








una delle tre shootin' dollz ha deciso di compensare con la fotografia un momento di isteria personale.

si aggira tra i cimiteri di campagna come una novella wednesday addams - vestito nero bon ton, treccine ed incarnato esangue.

a vampire or a victim? it depends on who's around.

lunedì 23 agosto 2010

LINDA LUNDGREN - food designer per Hemkop




La Hemkop, catena di supermercati scandinavi, ha affidato la nuova campagna di advertising alla stilista svedese Linda Lundgren: il risultato è un lavoro di puro food design che potrebbe tranquillamente trovare posto in una galleria, oltre che su cartelloni pubblicitari 6x3 m in spazi urbani - il mio amore per gli scandinavi sta diventando morboso.